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Manifesto
della poetica "ottimista"
1)
Sin dall’antichità la stragrande maggioranza delle opere
poetiche sono state composte su una base di pessimismo, di malcontento
verso una condizione esistenziale, ideologica o sociale, di vittimismo
aperto o sommesso.
Il poeta “ ottimista
“ deve fuggire queste convinzioni, deve ignorare le concezioni
vittimistico-pessimiste ed aprire il suo cuore agli effluvi benefici che
la gioia dell’esistenza fornisce.
2)
Alla grigia insoddisfazione bisogna contrapporre la felicità del
pieno raggiungimento di un’ideologia gioiosa e vitalistica, che
permetta di guardare il mondo con occhi sfavillanti di benessere
interiore, gli occhi della mente.
3)
Il poeta “ ottimista “ deve quindi comporre esternando i
propri sentimenti e cercare di trasmetterli agli altri anche se non
necessariamente in modo esplicito.
4)
La tolleranza e la comprensione sono due pilastri sui quali
questa nuova poesia deve poggiare.
5)
Dovranno essere cantate sia le cose speciali sia quelle di tutti
i giorni, ma non bisognerà esimersi dal poetare su argomenti che
possano sembrare crudi o lugubri : l’ottica “ ottimista “ ha il
compito di scovare, anche negli argomenti più impensabili, il lato
positivo latente.
6)
La natura, violentata dalle opere degli uomini moderni, deve
essere inneggiata come detentrice dei valori buoni e genuini, come
essere divino e madre di tutti gli esseri viventi, come donna angelica e
amante gentile : vi è il bisogno che l’umanità ritrovi l’amore
primordiale verso questa meravigliosa entità.
7)
Lo slancio vitalistico e il desiderio di sopravvivenza devono
essere totalmente rivolti alla scoperta di sempre nuovi aspetti
positivi.
8)
Infine si deve cantare l’amore verso il mondo, le genti, gli
animali, le piante … insomma si innalzi l’amore universale e
fraterno.
Quindi, amici e colleghi miei, componiamo con
decisione, col sorriso e senza timore. Viviamo in un’epoca in continua
evoluzione e quindi vi saranno sempre nuovi aspetti sui quali rivolgere
il nostro canto. Bisogna che con i nostri lavori rendiamo l’uomo
moderno cosciente di una realtà dolce e protettiva che si trova al di là,
o meglio, nascosta e ignorata dalla realtà grigia in cui egli si muove
quotidianamente.
Come ultima considerazione vi esorto a non scoraggiarvi se questa
poetica verrà considerata troppo “ superficiale “, poco “
realista “ e molto “ rosea ” : infatti mentre molti pensano che si
debba fare il contrario, vi dico che è un atteggiamento più maturo
riscoprire il bello della vita, piuttosto che biasimare il nostro tempo.
Cucchiella Rodolfo
Diario
Poetico
Rinascita
Il cielo odierno mi nega la vista
del Sole, che dietro le nubi certo
risplende di una gran gioia imprevista .
Rivederlo potrò in spazio aperto ?
<< Sicuro >>, sembra dire, << sii ottimista >>
la Natura . Nulla ora è scoperto
dell'avvenire incerto e opportunista,
ma brilla l'astro dietro il blu coperto .
Ma sì vola l'immaginazione mia,
del "dio lucente" respiro il calore,
comprendo : la felicità è la via !
Addio banal tristezza, addio grigiore,
la beltà del mondo suggerisce, e sia :
dell'ottimismo sarò il cantore !
Aprile
Aprile, dolce il cuore può sentire
il richiamo della tua gran bellezza
e la tua pura nitida freschezza,
che mi prende, che sa farmi fuggire .
Non è la parola giusta da dire,
la fuga non nasconde debolezza
ma è solo ricerca di chiarezza
in un mondo che par farti morire .
Ma apri gli occhi, insomma guardati intorno,
immergiti nel verde che Aprile offre
e fa in modo che lo sguardo assapori
in tutti quei naturali tesori
quella vita che scorre, non che soffre
che ti fa ricercare un altro giorno .
Dea in terra
Gemme ha perfette per ammaliare,
mi fa, il loro sfavillare, sciogliere .
Tumide rose che vorrei toccare,
lisce carni che vedo dischiudere .
Fresca seta lei suole raccogliere,
le cui dolci onde adoro accarezzare .
Rosee pesche ha che posso guardare,
così soffici, tenui, da mordere .
Candide perle scorgo nel sorriso,
e il mio animo di lei sente il bisogno ;
nulla potrà cancellare il mio voto .
In quella donna intravedo il tuo viso,
divina Natura, io te agogno,
felicità concedi al tuo devoto
Sussurri
Silenzio . Ascolto
. La pioggia amplifica
il richiamo dell’oleandro fiorente …..
“Vita” . Sgorga da un suo bocciolo aulente ;
desiderio che l’acqua glorifica .
Silenzio . Ascolta . Là risponde amica
la voce della magnolia ridente …..
“Bontà” . Sfocia da un suo fiore nascente ;
un sogno da ragazzina pudica .
Silenzio . Ascoltiamo . I petali
azzurri
dell’ortensia prorompono in un canto …..
“Amore” ….. Volontà di fratellanza …..
Silenzio . Ascoltate . Con gran
baldanza
inneggia il giglio dal bianco manto …..
“Felicità” ….. Sono solo sussurri …..
Mattino
Seduto sull'erba mi guardo intorno,
frusciano i pini marittimi al vento,
un tordo zirla al nuovo caldo giorno
e il tuo viso, Sole, pare contento .
Gli occhi affondano nel verde contorno,
calore esteriore e interiore sento,
i raggi lucenti mi fanno adorno
di una dolcezza panica ….. portento !
Fuso in me vi è uno spirito silvano
che ride, scherza, si dibatte e grida
sentendosi, alla Natura, vicino .
Allora conduco il mio nuovo io lontano,
in alto, dove l'aria è più frigida,
mi osservo dentro, e scopro che è mattino .
Semplice considerazione sul "nostro" amore
Il Sole amoreggia con l'orizzonte
in uno sfavillìo di colori,
penso a vecchie gioie, vecchi dolori,
mentre immagino di essere con te .
L'amplesso celeste ora dietro un monte
si rifugia, celando quegli amori
non ancora avuti tra i nostri cuori
ma che sgorgheranno come una fonte .
Cosa certa è che tu mi desideri
e realizzerò questo "nostro" sogno .
Sì, è presto, non si deve correre .
Ordini sono per me i tuoi voleri
ma anche tu di me senti un gran bisogno …..
Sì, l'attesa è il più grande piacere .
Risorgi Italia!
Tu, o straniero, che giungi da lontano
e forse del Paese mio pensar male
potresti, ammira la città immortale
centro di un mondo un tempo romano,
guarda degli Italiani il "Vittoriale"
e medita sul pensier dannunziano,
e a Santa Croce dove riposano
i grandi, inginocchiati al sepolcrale .
A te, Italia, si rivolge tuo figlio :
fa sì che il popolo tuo il proprio amore
verso te riscopra, cancella il torto
che resi ci ha senza fede e appiglio
e risorgi "chè l'antico valore
nell'italici cor non è ancor morto" .
Sabbia
Forse perché, polvere, sei lucente,
pare che dell'aere l'intensità
assorbi e, da te abbagliata, la mia mente
volge alla tua intrinseca ambiguità .
Sulla distesa d'oro incandescente
ti immagino della mortalità
umana detentrice indifferente
che si nutre della sua crudeltà .
Ma Ancella del tempo non solo mali
rechi : con te scorgo infatti giocare
fanciulli lieti e sembra che i letali
rintocchi mai li potranno inquietare .
All'uomo fai il più bello dei regali :
doni la facoltà di ricordare .
Onde
Flussi d'acqua in movimento incessante
voi celate in tranquille ondulazioni
ciò che al mondo vi è di predominante,
la vita e le sue mille evoluzioni .
Da uno scorrere piatto e ridondante
potete passare a palpitazioni
rapide, improvvise, in un istante
e volendo non mostrare emozioni .
Dunque è così vita : sei come le onde,
un continuo incresparsi sopra il lido
del nostro fedele e ignoto destino,
uno sciabordare soave marino
accogliente e sicuro quale un nido
ove certo ognuno di noi si fonde .
Destino
Impossibile è per me descriverti
onnipresente forza universale :
tremenda sei, per chi vorrebbe averti,
intrigante, per chi non pensa male .
Anch'io trovo il tuo cangiante esprimerti
molto sfuggevole, non razionale :
oggi sarebbe bene conoscerti,
invece domani, credo fatale .
Ormai la fortuna mi ha baciato
tanto che, destino, ti ho intravisto
in un femmineo volto delicato .
A lei dedico me stesso, ma questo
mio desiderio di essere amato
ora diventi un tuo dolce imprevisto .
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