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Il Potere dei Druidi
di Cesarion

 

Un libro di  Morgan Llywelin

 

In questo romanzo la scrittrice americana Morgan Llywelin riesce ad unire l’elemento fantastico con una descrizione incredibilmente realistica del periodo della conquista della Gallia da parte di Caio Giulio Cesare.

Nel romanzo è descritta la vita di Ainvar, “Colui che viaggia lontano”, dalla sua iniziazione come apprendista druido fino alle lotte contro Caio Giulio Cesare.

Il gallico inizia la sua via della Saggezza sotto la guida del Capo Druido Menua dopo che il ragazzo, trasgredendo ad ogni legge del suo popolo, si intromette in un rito dei saggi riportando tra l’altro dal regno dei morti sua nonna Rosmerta, sacrificatasi per la salvezza del proprio popolo.

Ainvar passa varie stagioni sotto la guida del saggio Menua e degli altri druidi del Bosco Sacro dei Carnuti imparando a conoscere l’essenza di tutte le cose, la Fonte della Vita, ed i suoi molteplici aspetti, e soprattutto imparando ad accettare la morte come parte di un ciclo eterno ed immutabile.

Il vero inizio delle vicende si ha però con l’incontro con Vercingetorige, il principe degli Arveni, con il quale Ainvar condivide il momento fondamentale della vita di ogni giovane Gallico: l’iniziazione all’età adulta; in questa occasione ha inizio la loro amicizia che continuerà fino alla fine e che li porterà a lottare contro i romani e contro Cesare.

Da questo si può già intuire la fine del libro in quanto la storia stessa ci ha lasciato un’infinità di resoconti sulle gesta di Cesare, ma si deve tenere presente che la storia è spesso scritta dai vincitori che hanno e che ci danno un’ottica distorta delle cose.

Inoltre la via di Ainvar e dei Carnuti è lunga, molte cose succedono al ragazzo e alla sua tribù e molte persone entrano ed escono dalla sua vita, raccontata in questo romanzo assieme agli ultimi anni di vita di un popolo libero.

 

Il popolo Gallico viene visto attraverso gli occhi degli stessi sconfitti che ci trasmettono il loro orgoglio, il loro desiderio di libertà; è un popolo che canta con la sua voce fiera e limpida, almeno fino all’arrivo di Cesare.

Attraverso queste descrizioni, anche se secondo me è limitativo chiamarle così, Morgan Llywelyn fa in modo che il lettore si leghi ai Galli, che gioisca e soffra con loro, in una sola parola che viva con loro.

 

Non è un romanzo “Fantasy” nel senso letterale del termine,non ci sono elfi, gnomi o draghi, ma solo uomini, in particolare i Galli; tra essi emerge la classe dei Druidi, i depositari della Conoscenza. L’aspetto fantastico del romanzo sta negli incantesimi che questi sono in grado di usare, la loro magia sta nel saper comprendere e comunicare con la natura e con la vita che è presente in essa :grazie ad essa riescono a compiere veri e propri prodigi come controllare i fulmini o diventare resistenti e solidi come la roccia.

L’aspetto più bello però è e rimane lo stesso popolo che lotta per la propria terra, la propria libertà,il proprio futuro: è un  popolo che cantava a squarciagola prima che arrivassero i romani e che continua a cantare, seppur sottovoce, anche dopo l’apparente vittoria di Cesare.

 

 

Cesarion