La Tavola Rotonda

Consumismo ed ambiente:
una piccola riflessione

 

Ecco qui che mi trovo a scrivere un piccolissimo articolo su un argomento che ho particolarmente a cuore: l'ambiente. 
Il discorso sarebbe lunghissimo, ma sarò breve, non posso dilungarmi troppo, ma cercherò di mettervi una "pulce nell'orecchio" così poi, se sarete interessati, potrete approfondire l'argomento da soli, in modo tale da farvi un'idea vostra, diversa dalla mia... e magari aprire un dialogo! Non mi stancherò mai di dire che se c'è dialogo e confronto si cresce, altrimenti si rimane sempre inchiodati alle proprie idee! Una frase che mi piace molto è “da due idee diverse ne nasce (quasi) sempre una migliore”! Ma non divaghiamo...

L'idea di fare un articolo del genere è nata leggendo il libro di De Crescenzo "Ordine e Disordine" in cui ho trovato un capitolo che parlava di immondizia e ho visto che l'idea che mi ero fatto corrisponde più o meno alla sua!

Ora, lui esagera un pò in alcuni punti secondo me, però rende bene l'idea!

Dunque prenderò Luciano De Crescenzo come mio co-produttore (scusi signor De Crescenzo) dell'articolo e qui di seguito vi proporrò il suo scritto:

 

LDC: "L'invenzione più pericolosa del 20° secolo non è stata, come molti credono, la bomba atomica, ma l'immondizia. Non si ha idea di quanti milioni di tonnellate di rifiuti vengono prodotti dalle così dette "civiltà progredite", e di quanti milioni di tonnellate si apprestano a produrre (per legittima par condicio) i Paesi in via di sviluppo. In Italia si calcola che ogni abitante produca nel suo piccolo 1,650 Kg di spazzatura al giorno, come dire 6 quintali l'anno, o, se preferite, 48 tonnellate nel corso della vita, pari a 800 volte il proprio peso corporeo. A detta della LegAmbiente, se mettessimo uno sopra l'altro tutti i vuoti a perdere che gettiamo via ogni anno in Italia, verremmo a costruire una torre alta 1 milione di chilometri, come dire il triplo della distanza tra la Terra e la Luna.

Nei pressi di New York esiste una discarica, grande come Caserta, dove, per inoltrarsi, sono necessari speciali carri cingolati e apposite tute spaziali. secondo alcuni, in questa enorme Trash-land newyorkese sarebbero nate addirittura nuove specie animali non ancora catalogate dagli zoologi.

Premesso che la parola "immondizia" viene da "immondo" che vuol dire "sozzo", la situazione è a livello di guardia: più passa il tempo e più le aree destinate ai rifiuti, eufemisticamente definiti urbani, minacciano di invadere i centri abitati.

A meno di un improbabile inversione di tendenza verrà un giorno in cui saremo costretti a scaricare l'immondizia direttamente sulla Luna, con grande disappunto dei poeti e degli innamorati."

 

E qui devo dire la mia: cercherò di farvi "pensare con la vostra testa" (come dice un mio caro amico). Pensate un attimo a tutto quello che fate durante il giorno... intendo a tutto quello che consumate e buttate... non è poco! Ora potrei fare un elenco dimostrativo ma a che pro? Basta che ognuno di voi pensi a tutti quello che butta o consuma al giorno... è tanto vero? Bene, ora moltiplicatelo per 50 milioni, la popolazione italiana... poi per 300 milioni, la popolazione europea... in tutto sulla terra sono circa 1 miliardo le persone che vivono come noi italiani (più o meno, comunque parlo a livello di consumi)... la busta di latte che prendete la mattina viene buttata da milioni di persone ogni giorno!!!! E sto parlando della sola busta del latte!!! Pensate a tutti gli altri prodotti “usa e getta"... i numeri diventano impressionanti! E questa sarebbe economia? Questo è il grande stile di vita occidentale? C'è uno spreco di risorse incredibile, tutto in nome dello "sporco"  (già che siamo in tema! ;-)) denaro e della comodità... da parte mia io non rischierei di rovinare un pianeta in nome della comodità e per qualche lira (ops, euro) in più, in fin dei conti i soldi sono pezzettini di metallo o di carta…

Quando dico comodità intendo che, per esempio nel caso del latte, invece di produrlo in una zona soltanto e poi trasportarlo in tutta Italia (consumando tra l'altro anche altre risorse come il carburante dei TIR... e non è poco!!!) in confezioni "usa e getta" per conservarlo durante il viaggio, basterebbe semplicemente produrlo a livello locale e quindi utilizzare bottiglie di vetro riciclabili!!! Questo è buon senso, questa è economia! Economia significa (essenzialmente) massimo risultato con il minimo sforzo, cioè utilizzo minimo di risorse per ottenere il massimo risultato e dal mio punto di vista il consumismo spreca fin troppe risorse! E di esempi ce ne sono a milioni! Ma andiamo avanti, leggiamo cosa altro ci dice di buon De Crescenzo.

 

LDC: "Non parliamo poi dell'immondizia nucleare. Per chi non lo sapesse, sono tuttora "viventi" sul nostro globo qualcosa come 15.000 testate nucleari e 500 centrali atomiche. E visto che parliamo di nucleare, è bene capire cosa succede ogni qualvolta si divide un atomo [...] Mentre leggete queste righe, intorno al mondo stanno girovagando decine e decine di "carrette dei mari" in attesa che qualcuno indichi loro dove andare a seppellire le scorie radioattive. In altre parole, l'uomo moderno si comporta come quelle domestiche furbe che, per risparmiare fatica, nascondono la spazzatura sotto i tappeti.

La stupidità sta nell'aver costruito un così alto numero di testate atomiche laddove ne sarebbero bastate un paio di dozzine (una agli USA e una all'Unione Sovietica) per far saltare in aria l'intero pianeta, compresi i signori inventori e i trafficanti d'armi. "

 

Proprio in questi giorni stanno facendo una conferenza Nato in Italia per ridurre il numero di testate atomiche a 2.000 a testa.. bhà, è un passo avanti certo, ma sono ancora, ovviamente, eccessive. Visto che sono in argomento vorrei anche ricordare gli scandali dei test nucleari, a partire dai test francesi nell'atollo Mururoa... VERGOGNA!!!

E per finire le centrali nucleari con la loro immondizia radioattiva... ma possibile che vengono spesi all'anno milioni di dollari (se non miliardi) in nucleare, quando potrebbero essere investiti in ENERGIE ALTERNATIVE??? non pensate che sono un'illusione, ci sono, esistono, solo che non hanno fondi a sufficienza per la ricerca e la sperimentazione (parlo anche di fusione fredda)... e invece no, si continua con il la fusione a caldo nonostante si conoscano i rischi, i pericoli e i danni... è buon senso? A me pare di no... la chiamerei quasi stupidità.

 

LDC: "E dal nucleare passiamo alle confezioni regalo. supponiamo di trovarci a casa di amici a Natale, e che sia appena scoccata la mezzanotte. Ha inizio un rito tribale, noto come "scambio di regali", che riempie in pochissimi secondi la casa di rifiuti. Facciamo qualche esempio:

-10 amici che si scambiano i doni presuppongono l'esistenza contemporanea di 90 pacchetti regalo (ciascuno dei 10 amici ha portato 9 pacchetti).

-20 amici corrispondono a 380 pacchetti regalo

-30 amici a 870 pacchetti.

E così di seguito con numeri sempre più alti e sempre più minacciosi. Questo perchè ognuno dei presenti, per non essere criticato, si è sentito in dovere di portare un ricordino a tutti gli altri. Ovviamente, nella maggiorparte dei casi, si tratterà di regali del tutto inutili, molti dei quali addirittura orribili. La visione più drammatica si avrà comunque a fine festa quando tutti saranno andati via. Restano sul campo di battaglia, sparsi un pò dappertutto, carte di ogni colore, scatole di cartone scoperchiate, scotch appiccicaticci, nastri colorati, paglia sintetica, fiocchettini di seta rossa e trucioli di polistirolo. Tutto ciò si sarebbe potuto evitare se solo gli invitati avessero deciso di consegnare il proprio regalo, così come lo hanno comprato, direttamente nelle mani del destinatario. "D'accordo," obietterà qualcuno "ma vuoi mettere il piacere della sorpresa? La suspence dell'apertura? E poi, cosa importa a noi dove andranno a finire le cartacce?"

"Nulla," rispondo "almeno fino a quando, aprendo la porta di casa, non verremo sepolti da una catasta di rifiuti.""

 

Consumismo puro, nulla da aggiungere. Anche se ovviamente nessuno avrà la casa sommersa dai rifiuti, certo, è un'esagerazione, ma serve solo (penso, interpreto il messaggio di De Crescenzo) a far pensare un attimo sulla questione.

 

LDC: "Nel settore imballaggi tutte le confezioni sono da condannare. Prendiamo ad esempio, un prodotto di largo consumo come l'aspirina. Le pasticchine vengono incapsulate in appositi contenitori di plastica a loro volte inseriti in scatoline di cartone, e accompagnate da un foglietto con le istruzioni (come se per ingoiare un'aspirina fossero necessarie le istruzioni). E non basta: il farmacista di suo vi aggiunge lo scontrino e la carta con la quale fare in pacchetto. Le scatoline, a loro volta arrivano in farmacia in grandi contenitori di cartone, insieme a bolle di consegna, ricevute, fatture, e chi più ne ha più ne metta. Il peso totale degli imballaggi e delle documentazioni, paragonato ai pochi grammi di medicinale ingurgitato, può raggiungere a volte, secondo i prodotti, rapporti anche di 4 a 1; come dire che per ogni pasticca che fa il suo dovere, entrando nello stomaco del paziente, ce ne sono almeno altre 3 fatte di carta, cartone o plastica, che finiscono nel bidone della spazzatura."

 

Proprio oggi mi è capitato di trovare in frigo un tipo di formaggio... stava dentro una confezione di cartone, poi dentro ad una confezione di plastica rigida semi-trasparente, ed infine in un involucro di una specie di carta, penso. 100 grammi di formaggio, 50 grammi di plastica e 20 di carta... bha!

Parliamo di merendine: confezioni gigantesche al supermercato, pacchetto di plastica con dentro una scatolina di cartone, con dentro le merendine... avvolte nella plastica a loro volta. mamma mia!

Altro esempio: il succo concentrato di limone in una “comoda” bottiglietta di plastica… ma dico io, ma usa il limone no? E’ naturale, non ha conservanti o coloranti e non ha la bottiglietta di plastica che poi viene gettata!!! Così suggerirebbe il buon senso!

La coca cola non potrebbe essere prodotta solo in bottiglie di vetro facilmente riciclabili o riutilizzabili? Quante milioni di bottiglie di plastica verrebbero risparmiate ogni anno?

Una volta Beppe Grillo propose i tubetti di dentifricio ricaricabili… mi sembra una bella idea no? Quanti tubetti vengono buttati ogni mese in tutto il mondo? Si potrebbe evitare un tale spreco.

Lo yogurt… miliardi di vasetti di plastica buttati ogni anno!

Vediamo cosa altro ci dice Luciano…

 

LDC: "Ai tempi di Dante L'immondizia non esisteva, così come non esisteva la nettezza urbana, al massimo il divino poeta gettava qualche torzolo di mela o qualche ossicino di pollo. Ma anche questi rifiuti, invece di finire nella spazzatura venivano dati in pasto ai maiali. Oggi, invece, nei ristoranti gli avanzi superano di gran lunga in termini di peso, l'ammontare dei pasti effettivamente consumati, senza peraltro che i maiali se ne possano avvantaggiare. I poveri suini infatti, delle migliaia di cannelloni lasciati a metà dagli avventori inappetiti non sentiranno nemmeno l'odore, dal momento che per loro sono in viaggio giganteschi TIR zeppi di mangime opportunamente studiato dai computer, e scrupolosamente imballato."

 

Riutilizzare, non buttare, questa dovrebbe essere la filosofia! Quindi le aziende dovrebbero fare prodotti in qualche modo riutilizzabili… o , dove non sia possibile, almeno riciclabili!

 

LDC: "[...] Ora, se dalla pancia passiamo allo spirito non è che la situazione migliori di molto: anche il mondo della carta stampata, ad esempio, ha la sua brava immondizia. Il peso dei quotidiani e dei settimanali in questi anni è aumentato a dismisura. Supplementi, buste di plastica, videocassette, profumi, cd, carne in scatola, shampi, saponette, dentifrici, lucidi per scarpe, confezioni di spaghetti, fazzoletti di carta, slip rossi da fine anno e altre migliaia di gadget vengono aggiunti e serviti nelle edicole insieme alle riviste. Di chi la colpa? Della pubblicità ovviamente. Proviamo a contare le pagine di Panorama o dell'Espresso, dedicate alla pubblicità e scopriamo che in media sono 150 su un totale di 260, pari cioè ad una densità del 57,7%. E poi ci lamentiamo degli spot televisivi! mi fa male il braccio solo al pensiero di dover voltare pagina per 151 volte nella speranza di leggere quell'unico articolo che magari potrebbe interessarmi. Per non parlare poi di quei maledetti inserti di cartone spillati a metà rivista che quasi sempre nascondono una bella foto a doppia pagina.

L'immondizia giornalistica non si limita alle sole pagine pubblicitarie. Finisce col produrre anche tutta una serie di articoli che eufemisticamente potremmo definire "di contorno", ma che in realtà servono a bilanciare il peso delle 151 pagine pubblicitarie. Il direttore della testata infatti si rende conto che dovrà pure stampare qualcosa di leggibile, allora che fa, si inventa "l'inchiesta del giorno"."

 

Cito anche una frase (umoristica e sarcastica) di Jerry Seinfeld : "E' semplicemente meraviglioso che la quantità di notizie di ogni giorno sia proprio quella necessaria per riempire i giornali".

Sempre parlando di settimanali e mensili: avete notato che spessissimo allegano VHS, MC, CD, regalini ecc ecc... ma questo è buon senso secondo voi? Magari uno si compra il giornale (che poi butta senza neanche leggere) per la videocassetta allegata... il buon senso sarebbe: vendi a parte la cassetta no? Se qualcuno vuole poi il giornale se lo compra!

A me sembra che il concetto invece sia: "vendi, vendi sempre, anche stronzate e cose inutili, ma vendi"... bisogna solo produrre, quel che si produce non importa, se se ne produce troppo non fa niente, basta sfornare prodotto... e quindi sprecare risorse preziose (che non sono infinite!!!) e quindi inquinare... e un circolo vizioso che non può continuare, prima o poi si dovrà smettere!

Ma invece non si potrebbe fare una produzione mirata? Cioè effettivamente necessaria al consumo? Che importa se poi il PIL non cresce? Certo il discorso qui si fa complicato (anzi, complicatissimo!!! Vi prego di non fraintendermi), però quello che voglio dire è che la crescita non è sempre un fenomeno positivo, e non sto parlando solo dell'economia. Vi faccio un esempio: quasi tutte le forme viventi non crescono all'infinito, ma ad un certo punto si fermano... ecco, dico solo questo, poi ci sarebbe da fare un discorso lunghissimo...

 

Per finire vorrei un attimo far riflettere sullo sviluppo dei Paesi del terzo mondo: veramente pensate che tali Paesi possano arrivare ad uno stile di vita come il nostro? lo credete veramente? Bhè, pensate un attimo ora, a moltiplicare tutto quello che consumate in un giorno per 6 miliardi di persone... ... ... allora? Non servono spiegazioni, ci si arriva da soli, in brevissimo tempo l'economia (ed il pianeta con lei) collasserebbe. Ah, un attimo, non sono 6 miliardi, ma 10-12... e si, perchè si calcola che nei prossimi 50-60 anni la popolazione terrestre crescerà fino a tale numero per poi stabilizzarsi.

Lo stile di vita occidentale non è che è sbagliato, ma secondo me non è neanche giusto, va ancora un po’ aggiustato, modificato… e soprattutto non è superiore a nessun'altro stile di vita.

Il punto è che i Paesi del Terzo mondo non devono imitarci! Per due ragioni: una l'ho appena detta (collasso) e seconda ragione, più importante, è che quello che ha funzionato in Europa potrebbe non funzionare altrove!!! Non è detto che il nostro modello di sviluppo sia universale! Qui in Europa ed in america ci si è avviati all'industrializzazione perchè erano le condizioni che lo permettevano! C'era scarsa popolazione e quindi servivano macchine per la produzione. In India, per esempio, c'è una grande abbondanza di popolazione, quindi (secondo me e a lume di naso) li servirebbe un modello di crescita, di sviluppo basato sul lavoro e non sulle macchine! Spero di essere stato chiaro, purtroppo il discorso è complicatissimo!

Faccio un esempio: se si pianta una rosa qui in Italia la pianta cresce e vive bene, ma provate a piantarla nella steppa, o nella tundra, o in Finlandia... (a proposito, non me ne intendo di botanica! E questo è solo un esempio! Va a finire che le rose crescono bene anche sul ghiaccio!!! ;-))

Se uno schema/modello funziona in una zona potrebbe non funzionare in un contesto diverso! Proprio perchè cambiano le condizioni!

E comunque, se proprio si vuole usare lo stesso modello, va cambiato, va modificato secondo le caratteristiche dell’ambiente in cui lo si vuole inserire… faccio un altro esempio che riguarda sempre la natura: le volpi si trovano sia in zone temperate (come l’Italia) sia in zone artiche, ma i due tipi di volpi sono diverse! Cioè, quelle artiche hanno subito mutazioni con l’evoluzione per vivere nel contesto artico! Spero che questi esempi servano a chiarire quello che voglio dire!

I Paesi del Terzo mondo devono trovare un loro specifico modello di sviluppo! E gli occidentali dovrebbero aiutarli, ma aiutarli sul serio, non come hanno fatto finora con il FMI e la BM! I risultati si sono visti! E sono pessimi! (certo, non generalizziamo troppo però, ci sono casi positivi!) Vi consiglio a tal fine il libro di Michael Chossudovsky, un professore di economia canadese: “La globalizzazione della povertà”. Esempio attuale? La crisi in Argentina… Ho seguito un seminario sull'argomento di un professore di economia argentino (Luis Moreno) e ci ha spiegato che una delle cause sono proprio le direttive del FMI (applicate tra l'altro molto male) ed il grande debito estero che si è creato!

Un altro esempio? (questo è un pò più vecchio) "La rivoluzione verde" un vero e proprio scandalo!!! Ora non sto qui a spiegare cos'è, ma vi assicuro che quasi-quasi ha fatto più danni economici di una guerra! L'idea di base era buona (aiutare i Paesi poveri a creare una produzione efficiente di beni agricoli) ma i risultati sono stati catastrofici ed oggi non c'è una sola persona che difende questa "rivoluzione verde".

Oh, naturalmente il mio discorso fatto va di molto ridimensionato se la scienza riuscisse a trovare definitivamente il modo per produrre energia pulita e (praticamente) illimitata: mi riferisco all’idrogeno ed alla fusione fredda… in questo caso alcuni dei problemi che ho elencato non si verrebbero neanche a proporre!!!

 

Finisco con un accenno all'educazione che è fondamentale. E per questo cito una frase di Alberto Angela, che spiega in maniera eccelsa quello che voglio dire e per cui ve la ripropongo esattamente com'è, senza appropriarmi ingiustamente di quello che altri hanno detto:

AA: "[...] Gli inquinamenti, le crisi di risorse, la sovrappopolazione, i rischi nucleari sono solo alcuni dei principali sottoprodotti in questa <<forbice>> tra tecnologia e cultura,una forbice che continua a divaricarsi. In altre parole, non meritiamo (mediamente) la tecnologia di cui disponiamo. Perchè?

perchè una società industriale (o post-industriale) non può essere costituita solo da macchine, fertilizzanti, centrali elettriche, antibiotici, elettronica, ruspe ecc. Deve essere obbligatoriamente costituita anche (e soprattutto) da educazione diffusa, capacità di controllo e di gestione, politiche adeguate, <<anticorpi>> di vario tipo, ecologici, etici, comportamentali e giuridici, <<centri di eccellenza>>, comprensione delle conseguenze dei vari interventi, capacità continua di auto correzione, rapidità nel riequilibrare le distorsioni, o eventualmente nel modificare la rotta ecc.

Senza tutte queste cose (e molte altre) le tecnologie, anche le più utili, possono rapidamente trasformarsi in veleni e in strumenti di degrado per il Pianeta nel suo insieme. [...] La sola strada percorribile è quella di realizzare forti <<iniezioni>> di educazione nei sistemi umani, utilizzando nel modo più creativo tutti gli strumenti disponibili. A tale prospettiva però si oppone un'allarmante inerzia ed indifferenza, sia nei Paesi ricchi che in quelli poveri."

 

Ok, ho finito.

Chiudo dicendo che ora non è che dobbiamo allarmarci (!!! ;-)), ma soltanto che dobbiamo iniziare a stare un pò più attenti a tali argomenti, magari iniziando nel nostro piccolo! Più importante invece è che si rendano conto di ciò i governi, o meglio, chi ha poteri decisionali! Ma anche le aziende potrebbero “navigare” in questa direzione anche senza costrizioni… dovrebbero tutti iniziare a ragionare secondo il buon senso, che è innato in ognuno, ma che viene a volte affievolito dalla routine e dall'indifferenza. Che poi secondo me il buon senso (esattamente come l’onestà) rende, anche in termini monetari! ;-)

Un’ultima cosa: scusate se ogni tanto ho alzato il tono, ma certe cose proprio non le capisco! ;-)

Ciao a tutti!

 

Palank

 

PRECETTO CINESE

IL DENARO

può comprare una casa, ma non un focolare;

può comprare un letto, ma non il sonno;

può comprare un orologio, ma non il tempo;

può comprare un libro, ma non la conoscenza;

può comprare una posizione, ma non il rispetto;

può pagare il dottore, ma non la salute;

può comprare la vita, ma non l’anima;

può comprare il sesso, ma non l'amore.