Racconti Fantasy

L'Ordine della Nuova Alba 



I soldati dell'Ordine si erano disposti in una riga perfetta, nessuno parlava : parevano spettri dell'epoca ormai lontana in cui gli eldar governavano ancora l'universo, e Slaanesh era poco più di una increspatura nel warp. "un tempo passato" pensò distrattamente Saurahaion "ma che ritornerà presto, ripulito l'universo da questa feccia" quest'ultima parola venne evidenziata da uno sputo che , partito dalla sua bocca ,si era abbatuto sul terreno. Dietro di lui, comparvero dal nulla il veggente Luinfennasion e la sua alieva Culdúlinien la mite stregona . "I tuoi occhi tradiscono la tensione, Saurahaion , sei forse preoccupato per l'esito dello scontro?" "Assolutamente" rispose l'esarca dei vendicatori implacabili, alto membro del consiglio di guerra dell'ordine. "riflettevo solo;siamo riusciti a condurre la feccia del caos in un territorio perfetto per lo scontro:un'unica larga pianura nella quale non potranno godere della protezione ai fianchi sulla quale hanno finora fatto affidamento: con l'ausilio dei nostri veicoli veloci potremmo......" "questo è ne più ne meno ciò che hai detto anche ieri, al consiglio di guerra , la mia domanda è un'altra: a cosa pensi?" l'esarca sbuffò, infilandosi l'elmo, veramente, quello psionico lo tediava: c'erano cose ben più importanti dei suoi pensieri "parliamo di argomenti più seri, veggente" gli rispose irosamente Saurahaion "avete proceduto all'evocazione dell'avatar?" il veggente, gli occhi rivolti al cielo, ribattè:"mi credi così stupito, guerriero? l'ho evocato, e stà arrivando, tra poco......" 
" Sono qui" gli rispose una voce metallica alle sue spalle. 
il veggente, la stregona e il guerriero si girarono di soprassalto, e quando riconobbero nel titanico essere l'avatar del loro Dio, tante volte evocato, si inginocchiarono con riverenza, prostandosi oltre ogni dire "Non è questo il momento dei convenievoli cerimoniosi" disse l'avatar "la battaglia si avvicina, e sento che gli sbavanti barbari che così gentilmente definiamo nemici sono vicini..... esarca! ordina lo schieramento!!" . nello stesso arco di tempo in cui un'esercito umano avrebbe accolto gli ordini , gli eldar avevano ricevuto ciascuno il proprio ordine e si erano schierati con una precisione certosina. Immediatamente , Andwathiel (la somma esarca degli spiriti urlanti) e Celebfang capo del templio degli scorpioni dell'ordine, lo avevano raggiunto e si erano schierati al suo fianco assieme all'imponente avatar.Andwathiel , chiamata "occhi di ghiaccio" da tutta la componente maschile dell'ordine ( anche se solo Saurahaion si poteva permettere di chiamarla così in pubblico), si mosse i lunghi capelli rossi via dagli occhi di un grigio chiaro e intenso. Saurahaion si fermò ad osservarla per un'attimo, mentre la memoria gli ritornava a tutte quelle volte che lei e lui si erano..... consolati a vicenda quando la speranza sembrava averli abbandonati, nell'arcamondo.... Immediatamente ritornò al presente: ora si doveva preparare alla battaglia. La filosofia del "qui e ora " che gli era stata insegnata al templio tanti anni fà doveva guidarlo , ora. Per le rimembranze ci sarebbe stato tempo. Non fece in tempo a completare questo pensiero, che vide di lontano il luccichio di mille armature. era il momento! Un'ira montante s'impadronì di lui, mentre osservava i caotici avvicinarsi, con passo deciso .....sempre più vicini, passo... dopo passo..... il suo braccio si alzò lentamente , con metodo, mentre i suoi occhi si facevano di fuoco e mentre sentiva il rumore di mille proiettili che si incapsulavano. 
un'uguale sentimento s'impadronì degli altri guerrieri dell'orine mentre i senvi di slaanesh si avvicinavano..... attese finche non ne potè vedere gli occhi rilucenti di luce rossa. 
Poi abbassò il braccio. 
tutti coloro dell'ordine che possedevano armi da fuoco le usarono, mietendo una invereconda messe di morte per un'attimo l'impacabile avanzata dell'esercito caotico vacillò,l'unico attimo di cui avevano bisogno gli eldar per portare a termine il loro piano 
Intanto,il "consiglio di guerra" dell'ordine, si lanciava alla carica. e gli altri guerrieri rituali li seguirono. Ben presto i membri del consiglio di guerra si aprirono la strada nello schieramento dei traditori, fino alla scorta del innominabile principe demone Phuggerekk la cui blasbema sagoma si stagliava contro il sole. era per uccidere lui che stavan combattendo. La sua guardia del corpo venne velocemente schiacciata, dalle abilità e dalla potenza degli esarci e dell'avatar. nonostante ciò, con un fanatismo incredibile, non si era ritirata e i pochi terminator sopravvissuti stavano circondando l'avatar, Andwathiel e Celebfang si stavano velocemente muovendo per aiutarlo. 
Rimanevano solo lui e il demone. 
Phuggerekk, visto da vicino, era molto più spaventoso di quanto no si fosse detto da lontano:la parte inferiore del corpo era quella di un lunghissimo serpente velenoso le cui spire si trasformavano in un gigantesco busto d'uomo ai cui lati spuntavano numerose braccia, tutte armate di sciabole velenose. 
sulla faccia, be...... meglio non soffermarsi 
"vedo che hai accolto la sfida, bestia eretica e misogina" ghignò l'eldar, impugnando la sua lama a due mani. al suo interno risiedeva l'anima del suo padre, Silvanestros che gli consigliava prudenza." risssssssparmia la tua baldanza per quando ne avrai bissssssogno, eldar, " rispose il sibilante essere "ora non sssssssssei certo in condizione di ssssssssschernire" "discutiamone" gli rispose Saurahaion , la bocca che si contorcceva in un sorriso..... non fece in tempo a completare la frase che l'essere gli fece piovere addosso migliaia di attacchi dettati dalla pura rabbia. Saurahaion li schivava o li parava tutti: pareva che niente potesse oltrepassare la bariera formata da lui e dalla sua spada. Poi , finalmente, dopo diversi minuti di combattimento, un'unico colpo del demone penetrò le difese di Saurahaion , la scimitarra del demone si infilò completamente in corrispondenza della spalla di Saurahaion 
L'esile figura dell'esarca si accasciò per terra in una posizione innaturale, mentre il veleno iniziava a scorrerre nel suo sangue.... 
le immagiini si fecero più confuse...... 
e poi scomparvero....... 
fù il buio 

[Passarono alcune ore di completo oblio: Saurahaion non avvertiva nulla: non vedeva , non sentiva, non odorava....... era senza alcun dubbio morto, in coma nella migliore delle ipotesi. Poi nel buio iniziarono a fluttuare fugaci visioni: stralci della sua vita ormai giunta al compimento: poteva distinguerli e capì che gli era data la possibilità di riviverli ancora..... come in un lungometraggio vide dapprima il parto della propria madre, i primi anni dell'infanzia e la scuola....... osservava senza porre particolare attenzione.....finchè non giunse ad un giorno della sua vita che ricordava perfettamente: 
era quello in cui il destino del suo arcamondo era stato segnato, il giorno che cambiò la sua vita. Con lo stesso stato d'animo di chi si appresta a rivedere un film più volte rivisto, osservo se stesso sdraiato nel suo letto: era appena maggiorenne, assopito nel tepore della prima mattina. Sembrava che si accingesse a dormire ancora per molto, se non fosse che.........] 

Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiin!!!!!!! 
il suono della sveglia lacerò il silenzio del primo mattino scuotendo l'esile letto di Saurahaion, che si alzò con uno scatto: 
DOVEVA RAGGIUNGERE IL TEMPLIO! 
con una velocità che molti avrebbero definito incredibile, si vestì: indossò rapidamente l'armatura da esercitazione e l'elmetto con il pennacchio tipico del suo templio. solo quando ebbe finito si accorse che era tutt'altro che in ritardo uscì dalla sua stanza e raggiunse il tavolo in cui il padre gli aveva lasciato la colazione gelatina di termopilitti; un'ottima colazione se avesse avuto il tempo di gustarla al pieno. senza esitare si sedette, lesse distrattamente il solito bigliettino del padre che gli ricordava quanto aveva da fare durante il giorno, e infilò il cucchiaino nella gelatina blù elettrico che era la sua colazione finito che ebbe di mangiare, mise a posto e uscì: era in perfetto orario e si poteva permettere la calma. 
Passeggiò tranquillamente per le strade dell'arcamondo salutando i suoi amici e dirigendosi in direzione del templio. 
In particolare salutò Celebfang e Andwathiel, suoi amici d'infanzia (anche se già allora era più di un'amica, ma quello allora era un segreto ben riposto tra di loro). si incamminò con loro in direzione del complesso dei templi ricordando in loro compagnia quando erano piccoli ed andavano a scuola insieme, dove anche se non eccellevano avevano passato i 50 anni migliori della loro vita. 

[Saurahaion era stupito: era incredibile l'effetto di "quiete prima della tempesta " che tutto ciò gli provocava:lui sapeva ciò che sarebbe successo di li a poco, e la consumata tranquillità delle immagini che vedeva gli ricordarono di come quanto stava per accadere li aveva colti di sorpresa...... avrebbe voluto gridare, dire a tutti ciò che stava succedendo, ma non poteva e , anche se avesse potuto, sarebbe stato del tutto inutile. 
Si accorse allora che, questi pensieri, lo avevano distolto per 5 minuti dalla visione della sua vita, si calmò e tornò a prestarvi attenzione; ora era nella stanza della teoria, dove un anziano esarca stava insegnando ai suoi alievi i principi della scherma che li avrebbero resi degni figli di Asurmen:era una delle ultime lezioni del corso d'addestramento, poi Saurahaion e gli altri del corso si sarebbero uniti agli effettivi dell'esercito dell'arcamondo...... ] 

La noia era molto più che palpabile: 
Era presente in forma fisica. 
Quel vecchio bacucco del professore era ancora convinto che dovessero imparare qualcosa di più. Questa convinzione, inutile dirlo, era del tutto infondata: era il penultimo giorno del corso, l'ultimo giorno di corso effettivo (l'ultimo giorno era adibito ad una festa d'addio e all'assegnazione alle corrispettive squadre) e, se dovevano fare qualcosa a scuola, questa era semmai ripassare quanto fatto durante l'anno, non certo studiare cose nuove! non avrebbe di certo avuto modo di chiedergliele..... 
Saurahaion guardò pigramente fuori dal gigantesco finestrino(che prendeva quasi tutta la parete li accanto) e che dava sull'occhio del terrore 
Era molto lontano, ma non abbastanza da non sentirne l'effetto . 
L'arcamondo vi orbitava intorno da millenni e non gli era mai successo nulla 

Per Ora 

D'improvviso, accadde qualcosa che non era mai successa prima a memoria di eldar. 
L'occhio del terrore si espanse. 

Fù una cosa improvvisa che colse gli eldar completamente di sorpresa: Saurahaion osservava l'occhio, e d'improvviso questo si ingigantì, con una velocità che non era stata mai creduta possibile......... fece appena in tempo ad aggrapparsi al suo banco come a cercarvi un'inutile speranza di salvezza e a gridare qualcosa, prima che l'argine dell'occhio li raggiungesse. 
Ma come poteva essere successo? 
I Veggenti.......... 
In ogni caso, Saurahaion non potè riflettervi da subito perchè l'espansione dell'occhio del terrore spinse l'arcamondo via dalla sua orbita a causa della repentina espansione del suo campo magnetico: 
L'arcamondo era in un'attimo piombato nella più totale anarchia: L'improvvisa spinta aveva avuto come conseguenza il fatto che molti eldar , spinti dalla potenza del colpo, volarono contro la parete: Saurahaion e alcuni dei suoi compagni di classe avevano fatto a tempo a reggersi ai loro banchi, ma per quelli più lontani dalla finestra panoramica non ci fù nulla da fare: volarono verso il finestrino e quando vi impattarono la potenza del colpo fù tale che pochi sopravvissero 
all'impatto, e quelli che vi riuscirono perdevano comunque molto sangue dalle ferite provocate dallo spezzarsi delle loro ossa. 
Per la prima volta nella sua lunga storia, nell'arcamondo si sentì suonare l'allarme totale. 
L'isteria lo seguì. 

Per diverse ore l'arcamondo continuò nel suo viaggio insensato e nessuno potè muoversi; 
infine, finalmente, l'arcamondo si ristabilizzò e i suoi abitanti potettero rendersi conto della devastazione che questo aveva apportato: i 3 decimi dell'arcamondo erano persi, e con loro 30000 vite di eldar, e diverse decine di migliaia di persone erano ferite. 
L'isteria che seguì fù qualcosa che non si sarebbe mai potuto immagnare: gli eldar avevano perso la sicurezza nella casta dei veggenti ( che li guidava da sempre) e un'assemblea dei cittadini decretò il loro sollevamento dal governo in favore di una nuova assemblea formata dai più grandi esarchi dell'arcamondo trai quali anche il padre di Saurahaion. Gli psionici dissero che per l'arcamondo non era ancora finita; che questo era solo l'inizio dell'incubo; ma nessuno voleva credere loro

[ecco, questo era forse il momento di svolta dell'intera vicenda:
se qualcuno avesse dato un'ultima possibilità ai veggenti, forse l'orrore senza nome che dormiva nell'astronave avrebbe potuto essere distrutto prima che provocasse danni..... ma il destino aveva complottato ai danni del suo arcamondo ed, evidentemente, era deciso a segnarne la fine.....] 

Passarono alcuni mesi, l'arcamondo venne riparato e stabilì una nuova rotta nei pressi di un pianeta morto, inizialmente sembrava andare tutto bene.
Poi , verso l'inizio del 4o mese del calendario eldar, strane e inquietanti voci iniziarono a circolare per l'arcamondo.....
lentamente, quella che sarebbe stata la più grande rivolta che l'arcamondo avesse mai visto, prese forma:
velocemente, insegne che istigavano alla rivolta contro il governo e all'anarchia fecero la loro comparsa da ogni parte dell'arcamondo, sempre più persone iniziarono a manifestare aperto contrasto contro il governo:
nel giro di un mese, era scoppiata la rivolta!

Questa ebbe il suo inizio ufficiale quando i ribelli (più che altro un'accozzaglia di ragazzi, guardiani disertori e cittadini di ogni varietà) presero il controllo della torre dei veggenti, dove gli psionici erano stati relegati....
Il governo si rese conto troppo tardi che, a rimanergli fedeli, erano solo i guerrieri rituali (qualche centinaio) e una trentina tra cittadini e guardiani. L'unica cosa che restava da fare ai governanti (che di certo non volevano essere uccisi!) era sparare sulla folla e cercare di liberare i veggenti.

[Saurahaion si ricordava bene quel giorno: c'era l'intero esercito dell'arcamondo , con armature per le grandi occasioni, e l'intero governo , schierati contro migliaia e migliaia di uomini stipati in bunker e casematte di fortuna: anche a centinaia di metri, poteva percepire la ferrea determinazione di quegli individui, nei loro abiti civili ed armati con fucili , pistole e armi shuriken.
lui era nella squadra a cui era stao assegnato, teneva saldo in mano il fucile, mentre gocce di sudore gli segnavano la faccia
"tra di loro possono esserci miei amici" pensava, ed a questo solo pensiero un moto di ripulsa gli venne spontaneo.... la guerra civile era una cosa vergognosa, che la civiltà eldar sembrava aver soppresso molti secoli prima, ma che adesso era tornata, come uno spettro, un'epidemia che aveva contagiato tutti gli eldar del Hjad-Kelid per dare l'ultimo decisivo colpo ad un'arcamondo già sull'orlo del disastro.
A distorglierlo da questi pensieri, fù l'ordine d'attacco: come una forza distruttiva della natura, tutti i guerrieri rituali si lanciarono in avanti.]

la resistenza che ricevettero fù quanto di più mostruoso:
i ribelli non cedevano, per quanto i guerrieri rituali li macellassero e li facessero a pezzi con le armi ad energia, coi lanciamissili mietitori, coi fucili shuriken e con le spade d'assalto, rimanevano fermi a combattere con una determinazione incredibile.
Tra di loro, Demagogi li istigavano contro le forze governative
mentre improvvisati sacerdoti combattevano con uno zelo simile a quello degli saim-maigh....provavano lo stesso ribrezzo per la vita di un'umano ora, di quegli uomini che sacrificavano le loro vite nel nome di un debole stregone tenuto in vita da macchine rudimentali ed arrugginite. L'amore per la vita proprio degli eldar che fino a pochi giorni prima li animava, era scomparso di fronte ad un potere maggiore.
Saurahaion prese il controllo sulla sua squadra quando un cecchino nemico uccise l'esarca e la guidò all'assaalto 
contro le forze nemiche che presidiavano il portone.
Alla sua destra, pochi metri più in là, vedeva Andwhaithel
e la sua squadra di banshee trasformare una formazione di guardiani ribelli in carne trita mentre alla sua sinistra la squadra di Celebfang affrontava un più duro reggimento di ribelli, comandato da un demagogo che inneggiava con altre grida alla libertà e all'anarchia
Qualche centinaio di metri più indietro, la una squadra di tetri mietitori seminava morte.
Tra di loro c'era colui che era stato sembre suo rivale nell'affetto di Andwhaitel: Karead, detto "l'eartshaker" forse a causa di questo suo soprannome aveva deciso di entrare nel templio dei tetri mietitori. Saurahaion lo ammirava per la sua freddezza e precisione, ma non aveva quel gran carattere.......
Intanto, la sua squadra aveva (con brevi e cadenzate raffiche di shuriken) eradicato ogni resistenza di fronte a se e stava posizionando delle granate sul portone per farlo saltare.
Il portone cedette di fronte alle granate anticarro dei guerrieri rituali, che entrarono dentro la torre senza ulteriori problemi.
I problemi li ebbero una volta entrati dentro, infatti li c'era una cinquantina di guardiani ribelli, che stavano apprestandosi a portare rinforzo alla linea fuori tramite passaggi sotterranei.
avevano con loro due piattaforme di armamento pesante: 2 starcannon.
Quando il portone cedette, tutti si girarono verso quest'ultimo e verso i vendicatori implacabili.
Il rumore dei proiettili che si incapsulavano seguì.......
e , immediatamente dopo, quello degli starcannon che caricavano le proprie batterie d'energia laser iperconcentrata......
"bene", disse Saurahaion brandendo la sua arma ad energia a due mani,"direi che è quantomeno doveroso....SPACCARE TUTTO! CAAAAAAAAAAAAAARICA!"
L'aria per un breve istante divenne satura di proiettili di shuriken, poi iniziò la mischia:
Il peso del numero era schiacciante: per ogni guardiano morto tre erano pronti a sostituirlo, ma i guerrieri rituali combattevano con valore e abilità inimmaginabili per i guardiani che pure continuavano a combattere 
la battaglia durò quasi un'ora, con la stanchezza che si impadroniva dei corpi dei guerrieri rituali, ma , incredibile, non di quelli dei guardiani che continuavano a combattere con sacro fervore.
Nonostante questo, alla fine i guardiani si videro costretti a ripiegare verso un corridoio.
I vendicatori (il cui numero era stato dimezzato dalla battaglia) li inseguirono e , infine, li falciarono con precise raffiche di shuriken.
Due degli uomini di Saurahaion caddero a terra per la stanchezza, ed anche lui era sul punto di svenire, ma convenne, con coloro che erano ancora in piedi, che sdraiarsi sul lago di sangue che si era venuto a creare sul pavimento non era il massimo dell'igene....
"ed inoltre" disse, "sicuramente questa non era tutta la guarnigione del palazzo, devono esserci altri guardiani in giro....."
Come evocati dalle sue parole, 20 guardiani d'assalto fecero la loro comparsa in fondo al corridoio e , correndo all'impazzata, circondarono i vendicatori implacabili superstiti (5 compreso Saurahaion). La furia era dipinta sui loro volti.
"è la fine" disse Saurahaion 
"credo di si......"gli fece eco uno dei suoi
"RENDETE L'ANIMA A KHAINE, BASTARDI!" disse il capo della squadra di guardiani, alzando la pistola shuriken.
altre 19 pistole si alzarono contemporaneamente.
intanto, 4 fucili shuriken e 1 pistola venivano caricati dagli esausti guerrieri rituali, che iniziarono a intonare preghiere di battaglia 
consci del fatto che la fine era inesorabilmente giunta.
Poi, però, proprio quando i guardiani d'assalto stavano per premere il grilletto, un urlo terribile sguarciò l'aria,
"LE BANSHEE!" gridò Saurahaion, per farsi sentire.
le giovani donne guerriere si scagliarono contro i guardiani d'assalto, dando inizio ad una lotta impari.
Incoraggiati dall'arrivo dei rinforzi , i vendicatori implacabili colsero l'occasione e caricarono.
Stavolta il combattimento fù molto più veloce: la superiorità numerica dei ribelli era minore , ed erano shockati dall'urlo delle banshee, così vennero schiacciati in pochi attimi 
Saurahaion aveva ingaggiato in combattimento il capo della squadra nemica, e dette prova di manifesta superiorità marziale, schivando agilmente tutti i suoi colpi, ed alla fine buttandolo a terra con una possente spallata.
Una volta che quello fù a terra, Saurahaion gli puntò la spada alla gola e, con voce calma, gli chiese: "allora cosa fai? ci aiuti o muori?" il fervore che fino ad ora aveva animato il guardiano scomparve d'improvviso, e l'aria si riempì dell'odore della sua paura: con voce petulante chiese pietà e giurò che li avrebbe aiutati a trovare i veggenti se lo avessero risparmiato.
Saurahaion lo prese per la collottola e disse , con la voce più sprezzante del suo repertorio:"Mi fai Schifo,ma pultroppo ho bisogno di te.... ti sei guadagnato qualche giorno in più di vita...."
dopo qualche minuto, arrivarono anche gli scorpioni di Celebfang (che era stato fatto esarca tempo prima) ed , insieme, i guerrieri rituali iniziarono l'esplorazione della torre dei veggenti

[I guerrieri rituali, assieme alla guida ribelle, iniziarono ad esplorare la cittadella: ovunque c'erano cadaveri di stregoni, probabilmente caduti nel tentativo di difendere i loro maestri, ma non c'erano tracce di veggenti.
Alcuni cadaveri di psionici vennero trovati più in alto nella torre ed infine venne trovato Luinfennasion, l'unico superstite, che venne condotto di fronte ai governanti dell'arcamondo , per fare rapporto. Intanto, Saurahaion e Andwhaithel venivano fatti esarchi col massimo onore, per aver condotto l'assalto all'interno della torre ed aver reso possibile la vittoria in quella prima battaglia della ribellione......]

La cerimonia, eseguita nel tempio di Khaine, venne, secondo le tradizioni, eseguita in presenza dei più grandi esarchi dell'arcamondo[quindi dei governati, che avevano posticipato il rapporto del veggente per assistere], ed di un'Avatar che presiedeva e che avrebbe dato l'investitura
Saurahaion ebbe un moto di riverenza 
nei confrondi di quella mastodontica creatura: non aveva mai visto prima un'avatar prima ed ora si pentiva di non aver partecipato alle cerimonie religiose in cui di solito si manifestava.
Il demone parlò: "Saurahaion e Andwhaithel; volete voi , come vi fù chiesto il giorno in cui diventaste guerrieri , recitare il voto di fedeltà a Khaela Mesha Khaine che io sono qui a rappresentare?"
i due recitarono in coro:
"Ho Khaine, signore delle molte lame, guerriero invitto e potente e difensore degli dei, Kjalad Ered Hegad*, signore dalla mano insanguinata, noi giuriamo di porci nelle tue forti mani, lorde del sangue dei nemici della nostra razza, e di combattere affinchè l'onta con la quale La grande nemesi , il Sommo nemico, ha macchiato il tuo onore, venga lavata nel sangue dei suoi servitori"
"Confermate dunque questo voto? vi sentite pronti a diventare pupilli del dio insanguinato che io rappresento?"
"Si"
l'avatar prese un coltello rituale in spettrosso e lo usò per provocarsi una provonda ferita, raccolse dunque il suo sangue dentro la coppa cerimoniale e la porse ai due.
"Sostenete quindi la prova che vi viene richiesta, bevete il mio sangue: se il vostro animo è pronto, verrete rinforzati e diventerete pupilli di Khaine, ma se non siete pronti, la morte che riceverete è tutto ciò che vi meritate"
il primo a bere fù Saurahaion...... ed il ricordo dell'energia che iniziò a scorrere nelle sue vene lo sconvolge ancora
poi toccò ad Andwaithel, che ebbe un breve sussulto di fronte all'energia che stava assumendo, ma poi bevve anche lei la sua parte di boccale e non le accadde nulla.
"Ed è così che io vi dichiaro esarchi! riunitevi alle vostre squadre e ritornate ad apportare devastazione contro i nemici di Khaine!"
"per Khaine e con Khaine!" dissero, e si riunirono alle loro squadre.

[2 ore dopo, al palazzo del governo]

Silvanestros , seduto sulla sua scrivania, aveva invitato il veggente a sedersi: non indossava la divisa ed era agghindato con l'abito da cerimonia che aveva sfoggiato poco prima alla festa dell'iniziazione di suo figlio.
Come guerriero rituale era stato addestrato a sopprimere le emozioni ed a apparire freddo, come la morte che portava nel campo di battaglia, ma nonostante ciò non era riuscito a non tradire una certa emozione mentre suo figlio veniva iniziato.
Anche adesso tradiva delle emozioni, ma non erano certo la commozione e l'affetto che aveva provato poco prima.
"Vuole dire, Luinfennasion , che UN DEMONE DELLA GRANDE NEMESI sarebbe all'interno dell'arcamondo??? e come mai , allora, l'avatar non lo ha percepito???"
"non SAREBBE, ma E' , l'ho visto con i miei occhi , quando i ribelli hanno conquistato la torre : doveva essere un'eldar, prima, ma l'espansione dell'occhio del terrore deve aver permesso ad un demone della grande nemesi di prendere il controllo del suo corpo: fatto stà che c'è lui dietro alla ribellione: deve aver usato i suoi poteri per prendere il controllo delle menti dei nostri simili... e , quanto all'avatar, se questi ha agito così , non dovrebbe aver avuto problemi a schermarsi contro la percezione mentale dell'avatar"
"allora perchè noi guerrieri rituali e voi veggenti non siete caduti sotto il suo controllo?" "probabilmente può controllare solo le menti più deboli , mentre le nostre sono troppo difficili da piegare per lui...in ogni caso ci conviene che sia così."
"allora, se il demone morisse il suo controllo sulle menti dei ribelli scemerebbe"
"probabilmente"
"allora dobbiamo ucciderlo ad ogni costo! ha idea di dove possa essere?"
"molto probabilmente si trova nelle catacombe sotto la torre dei veggenti: sono tutta una zona estromessa da ogni parte, molto vicine al reattore principale , ci sono due modi per arrivarvi: dalla sala motori (che però è presidiata dai ribelli) o dalla torre stessa."
"bene, allora l'unica cosa da fare è sperare che tu abbia ragione, e mandare la l'intero esercito, per porre fine alla ribellione"

[ECCOLO QUA! l'errore per eccellenza! oltre che, naturalmente, l'ultimo errore dell'arcamondo! forse è chiedere troppo, ma suo padre avrebbe potuto anche immaginarsi che , essendo la grande nemesi subdola per natura, il suo demone avrebbe potuto programmare tutte le loro mosse!
Ormai , però, si era rassegnato all'idea di non poter intervenire, e , pur pensando che, essendosi trovato li a fianco al padre, allora,
poteva almeno metterlo in guardia sulla natura subdola della grande nemesi.... ma proprio non era destino.
Saurahaion sospirò, ormai si era quasi arrivati alla fine]

I guerrieri rituali entrarono dentro le catacombe, ovunque c'era puzzo di morte, e non passò molto che videro che cosa lo provocava : ovunque c'erano cadaveri di eldar .
Dovevano essere stati il cibo del demone per tutti i mesi in cui aveva lavorato per creare la rivolta.
lungo i corridoi trovarono alcuni demoni minori, demonette per usare il giusto termine, che combattevano a fianco di ribelli
vestiti in osceni abiti di seta nera, probabilmente l'elite dei soldati del demone.
Vennero purgati dal mondo in poco tempo.
La furia dei guerrieri rituali era incredibile, mentre tutti avanzavano verso la stanza più grande delle catacombe.
Ne aprirono facilmente il portone, e quello che videro li raggelò.
La stanza era enorme: Centinaia e centinaia di metri per lato, ed era piena di ribelli, demonette e di ogni altro tipo di immonde creature.
Seduto su di un trono, videro il demone.
Il suo corpo era stato mutato oltre ogni dire dal demone che ne aveva preso il controllo, e si era trasformato in ciò che tutti riconobbero subito: UN CUSTODE DEI SEGRETI!
"Bene, piccoli " disse il demone con una voce che sembrava un sussurro "vedo che siete venuti ad affrontare il vostro destino....non aspettavo altro" e , con un grido, ordinò ai suoi servi di attaccare.
Il macello che seguì fù inverecondo, ovunque infuriava la battaglia e i guerrieri rituali combattevano per raggiungere il demone.
L'avatar e i governanti dell'arcamondo riuscirono ad aprirsi un varco, ma l'avatar venne ridotto ai minimi termini da una cinquantina di demonette che lo caricarono mentre stava per raggiungere il suo nemico, ma che vennero ridotte in pulviscolo dai tetri mietitori (trai quali c'era Karead)
Saurahaion combatteva , assieme alla sua squadra, per impedire ai servitori del demone di aiutarlo nello scontro contro suo padre e gli altri.
fù una battaglia come Saurahaion non aveva mai visto, e non ne avrebbe mai più viste di tali: l'abilità degli esarchi era incommensurabile, ma la forza e la velocità del demone erano semplicemente immonde: egli fece a pezzi tutti gli esarchi, uno a uno, finchè non rimase solo Silvanestros: egli riuscì a colpire il demone più volte e gli provocò una profonda ferita con la sua lama implacabile.
Nonostante questo, il demone era troppo forte per lui, e quindi , pur dopo diversi minuti di combattimento, Silvanestros venne tagliato a metà dalla lama del demone

[Saurahaion chiuse gli occhi. il dolore che questo ricordo gli dava era insopportabile....perchè gli Dei lo tormentavano così? perchè non si limitavano a farlo cadere nell'oblio? CHE COSA AVEVA LUI PER MERITARSI DI DOVER RIVEDERE TUTTI GLI ATTIMI PEGGIORI DELLA SUA VITA?
osservò senza grande attenzione la scena: c'era lui che , inchinatosi sul corpo del padre, giurava di vendicarlo e raccoglieva la spada implacabile: percepiva che ora ospitava suo padre, e non più suo nonno... si alzò e si lanciò contro il demone come una furia scatenata menando fendenti dettati dalla pura furia, la battaglia durava diversi minuti Ma Saurahaion non riusciva nemmeno a colpire il demone, che, con una spinta, lo fece cadere a terra....]

Saurahaion era a terra, in bocca aveva il sapore del suo sangue, ed osservava con occhi vitrei il gigantesco essere che stava per calare la sua enorme lama su di lui...."eccomi padre, arrivo a te" si era sorpreso a pensare il giovane esarca ma , per una volta, il destino lo aveva aiutato: tutto d'un tratto, un piccolo missilie, seguito a ruota da un'altro uguale, si abbattè sul corpo del demone, che si girò
anche Saurahaion si girò e vide una scena che gli pareva incredibile: Karead, circondato dai cadaveri dei suoi compagni, ed ingaggiato in corpo a corpo da un demone, aveva sparato due colpi col suo lanciamissili mietitore, nonostante il fatto che 
, e da questo poteva dipendere la sua vita, il demone era tutt'altro che debole
Saurahaion non capiva: Karead non lo aveva mai potuto soffrire e più volte lo aveva desiderato morto...ora perchè stava per sacrificarsi per lui?
In ogni caso, il suo sacrificio sarebbe stato inutile se non lo avesse fatto fruttare: prese la spada a due mani e , con un salto, si lanciò sul demone, infilandogliela all'altezza del petto fino all'elsa
Il demone cadde in ginocchio , e allora Saurahaion si rese conto del suo errore:
"GHAHAHAHAHAAH! povero stupido eldar! ERA TUTTO PROGRAMMATO DALL'INIZIO! TUTTO PROGRAMMATO! GHAHAHAHAHAHAHA!"
"Di cosa parti, bestia oscena?"
"Della mia morte, povero stupido! 
gli rispose il demone
"non capisci? te lo spiego io....prendendo il controllo dei guardiani ho assicurato la rivolta, ma , con la mia morte, moriranno anche tutti coloro che sono sotto il mio controllo! LE LORO ANIME CADRANNO NELL'OBLIO CON LA MIA!! ED I LORO CORPI SMETTERANNO DI FUNZIONARE POCO DOPO! non è per la vostra maggiore forza mentale che non siete caduti sotto il mio controllo, ma per mia scelta! IO VOLEVO CHE VOI MI UCCIDESTE PER PORRE FINE A TUTTO L'ARCAMONDO! HAI CONDANNATO TU STESSO LA TUA GENTE!" GHAHAHAHAHAHAHAHAAAAAAAAAAAAAAAAArrrrrgggh"
queste furono le ultime parole di quell'orrenda e oscena bestia.
ma furono anche quelle che chiusero definitivamente la storia dell'arcamondo:
Nel momento esatto della sua morte, tutti i guardiani e i ribelli dell'arcamondo si bloccarono improvvisamente sulla loro posizione, dopodichè la vita abbandonò i loro corpi .
L'orribile suono di milioni di eldar che cadevano a terra morti risuonò per tutto l'arcamondo.

[ Tutti i superstiti, una sessantina, impiegarono 3 mesi per officiare i riti funebri di tutti gli abitanti che morirono quel giorno. le loro ceneri vennero liberate nello spazio e le pietre dell'anima dei guerrieri morti ( le anime di tutti i ribelli erano andate a nutrire Slaanesh....) finirono nella volta dei cristalli.
Una volta che tutto questo venne compiuto, i guerrieri passarono alcuni anni a girovagare senza meta per quei corridoi e per quelle piazze che gli erano sempre state familiari, ricordando ogni cosa, mentre l'odio per la grande nemesi (che, per quanto forte, avevano imparato a contenere) covava in loro....
Infine, finalmente, una nave appartenente all'arcamondo di Ulthwè attraccò sul porto dell'arcamondo.
A bordo c'era Eldrad Ulthrand, egli portava una proposta ai sopravissuti dell'arcamondo e li condusse su Spelldown, un pianeta nei pressi.]

"Quello che state per vedere" disse Eldrad a Saurahaion, Andwaithel e Celebfang " è forse l'ultima speranza per la nostra specie: è un progetto ambizioso , che un piccolo gruppo di noi porta avanti fin dalla nascita della grande nemesi, ma che dovrebbe arrivare al proprio compimento entro una decina di generazioni....."Come mai dovremmo aiutarti, se siamo sicuri di non vedere la fine del progetto?" chiese Saurahaion 
"me lo hanno chiesto in molti , di molti arcamondi" rispose Eldrad
"ma tutti si sonop rimangiati la domanda, quando hanno visto la grandezza del nostro piano""Ho ancora un'altra domanda da farti" incalzò il giovane eldar "Come mai noi dovremmo aiutarti, dal momento che te non ci hai avvertito del pericolo che correva il nostro arcamondo? PERCHE' TU che sei così potente hai permesso la sparizione di oltre UN MILIONE DI VITE ELDAR?"
"Per quanto quello che ti dirò potrà sembrarti strano" rispose il veggente "se io vi avessi aiutato, il destino avrebbe potuto prendere un corso molto peggiore: soltanto 1 visione su 10'000 che ho avuto mi rivelavanbo il tuo arcam,ondo ancora prospero e in pace, ed almeno 5 di queste mi dicevano che, se vi avessi aiutato, ben 5 arcamondi sarebbero andati persi in una titanica battaglia contro i necron"
"Necron? ma se nel nostro settore non c'era ombra di necron??"
"se io fossi andato li, sarebbero venuti,"rispose l'eldar "non cercare di trovare un filo logico negli avvenimenti ... i collegamenti tra un accadimento ed un'altro possono essere orrendamente sottili, in alcuni casi vale la legge della probabilità (ed a questa hanno fatto appello i vostri veggenti poco tempo prima del disastro: quando hanno visto che c'era una remotissima possibilità che l'occhio del terrore si espandesse, hanno subito pensato che la possibilità era così remota da non dover essere presa in considerazione) altre volte, invece, sono proprio le eventualità più improbabili quelle ad avere il sopravvento, e questo è proprio ciò che è successo nel tuo malagurato caso.
In ogni caso, stò divagando, lasciate che i vostri occhi vedano la salvezza degli eldar e poi sentite quello che ho da dirvi."

Eldrad aprì la porta: la stanza all'interno era gigantesca, chilometri e chilometri per lato, e una foschia aleggiava in ogni dove . Al centro della stanza, si trovava un'immagine che avrebbe atterrito chiunque:
era una specie di enorme feto: gli si poteva vedere attraverso, e le pulsazioni che emanava rendevano chiaro che era un'essere di grande potere.
alcune gigantesche pietre dell'anima erano posizionate di fronte a lui
Saurahaion ebbe un sussulto: che cosa era quell'affare?
Allora vide ciò che , per un attimo , gli fece pensare alla corruzione del caos: le pietre dell'anima vennero APERTE!
migliaia di spiriti di eldar si riversarono fuori e presero a mulinare attorno a quella figura.
"Q....questi eldar..... come hai potuto eldrad? li hai condannati! li hai affidati a slaanesh!"
"No, Saurahaion, queste anime non lasceranno mai questa stanza ruoteranno attorno a Lui fino alla fine del progetto:
Lui , con la sua seppur debole forza, li trattiene a se, ed impedisce che slaanesh se ne nutra: quando il progetto sarà finito, tutti si fonderanno con lui in un'unica entità, dando inizio ad una nuova alba per gli eldar!"
"Lui...... chi è?"
"è Ynnead, il Dio della morte "

[Saurahaion capì la grandezza del piano di Eldrad: egli stava creando un nuovo Dio, affinchè sconfiggesse Slaanesh!
chiese delucidazioni su quanto doveva fare per aiutarlo e Eldrad gli rispose che, da tempo immemore, l'esercito di Ulthwè viene inviato da ogni parte della galassia, per neutralizzare le varie minacce che avrerbbero potuto porre fine al progetto, ma in questo periodo era particolarmente impegnato nella difesa dello stesso arcamondo
il ruolo di Saurahaion e dei suoi uomini sarebbe stato quello di vigilare sulla crescita del Dio bambino permanentemente: i migliori guerrieri di Ulthwè sarebbero stati mandati per aiutarlo, in caso di necessità :in particolare le forze di Vegent Lorenxo, uno dei suoi uomini più fidati, e avrebbe potuto anche mandare reclute da addestrare , in modo che , anche dopo la sua morte, questo piccolo "esercito indipendente" avrebbe potuto continuare ad esistere
Saurahaion gli chiese se avrebbe potuto essere lui a dare nome a questo "esercito" e , di fronte alla risposta positiva del veggente, l'esarca rispose che quel giorno era nato un nuopvo ordine, pronto a squotere dalle fondamenta l'universo intero:
L'Ordine della Nuova Alba.
I sopravvissuti dell'arcamondo, la cui speranza, distrutta dall'estinzione della loro stirpe, era tornata, lavorarono alacremente per costruire l'edificio che li avrebbe d'ora in poi ospitati: l'Order Cittadel , e per molti mesi lavorarono per addestrare le numerose reclute che continuavano ad arrivare da Ulthwè (per la maggior parte ragazzi ottimisti e patriottici) nei sentieri del guerriero da loro scelti.
Karead, che era sopravvissuto alla battaglia, pur riportando pesanti ferite, divenne il Sommo Esarca dei Tetri Mietitori
e dimostrò la propria abilità di cecchino più e più volte, addestrando al meglio i propri alievi.
Tuti gli altri esarchi fecero lo stesso con i propri alievi trasformandoi in breve in alcuni dei migliori guerrieri della galassia.
E poi le battaglie.... il ricordo delle sue più grandi battagli lo assalirono: a Jadebould contro i templari neri, a Kilessia contro i Tiranidi e a Gireia l'antica minaccia dei necrontyr
e, se i nemici gli rimasero impressi, lo stesso si può dire degli amici: la giovane razza dei tau li aiutarono molte volte:
un numero di volte superato solo da Lorenxo e dalla sua Strike force, i valorosi Guardiani neri di Ulthwè...
adesso, però, era arrivato al giorno della sua fine: 
la disposizione dei suoi uomini, la creazione del piano di battaglia e infine la carica..... la tremenda battaglia che infuriava e la lotta contro Phuggerek ... e la ferita che lo spediva al mondo dei defunti. le immagini sparirono, e d'improvviso, una tremenda fitta lo colse all'altezza della spalla.
era vivo allora? non lo sapeva dire: sentiva il dolore, quindi non poteva essere totalmente mortoma non riusciva a muoversi.
il rumore del suo cuore, le cui pulsazioni erano state finora quasi impercettibili divennero un frastuono assordante.
Poi uno spiraglio di luce si fece avanti in lui, raccolse tutte le forze che scoprì avere nel suo corpo dolorante e, finalmente, aprì gli Occhi!]

le immagini attorno a lui sono sfocate: vede tutto come da una coltre di fumo, di fronte a lui una Eldar.
solo allora si accorge di essere disteso su un tavolo operatorio, assicurato da alcune cinghie affinchè non cada. la faccia della ragazza china su di lui si fà più chiara: Andwaithel!
prova a parlare, ma si accorge di non riuscirci: un'altra cosa di cui si accorge solo ora è la maschera di ossigeno che indossa , e il tubicino che da essa entra nella sua gola per dargli nutrimento è la terza, oltre che la più sgradevole.
La donna gli parla, ma non riesce a distinguere le parole....doveva essere ancora sotto anestesia
Il dottore dietro di lei parla a Celebfang , che scopre essere di fianco: inizia a capire alcune parole, in ogni caso, è chiaro che sul volto di tutti è dipinto il sorriso.
la bocca di Saurahaion si contorce debolmente in un sorriso

"sono tornato!"



FINE

Lorenzo