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Myth: the fallen Lords

La storia

Sono trascorsi 40 anni da quando una grande cometa invase il cielo e preannunciò la venuta di Balor, Signore dei Decaduti.

 

 

Questi comparve sul bordo orientale delle terre civilizzate e tramite pratiche demoniache richiamò in vita i Fallen Lords, comandanti-stregoni con i suoi stessi poteri, ma a lui assoggettati.

Questi ultimi avevano come unico desiderio portare la distruzione tra i vivi e regnare sulle terre da loro devastate.

Erano a capo di eserciti formati da bestie, spiriti e non-morti.

Grazie ad essi spazzarono via intere città e villaggi, portando ovunque morte e disperazione.

La loro avanzata era inarrestabile, più volte furono fatti tentativi di fermarli, soprattutto prima che oltrepassassero i passi della catena montuosa di Cloudspine e quindi si spargessero nei territori occidentali, ma l’unico risultato fu solo di rallentarli per pochi mesi.

Tutto sembrava ormai finito, le speranze si affievolivano ogni giorno di più e la loro avanzata non si arrestava.

Il culmine arrivò quando solo due città erano rimaste ancora in piedi. Ma proprio nel momento di maggior disperazione arrivò la svolta, Alric ultimo Signore dei Nove (i Signori delle terre occidentali) guidò il suo esercito direttamente contro Balor, dopo essere riuscito a portarlo allo scoperto, con lo scopo di tagliargli la testa e sperando così di disorientare gli altri Decaduti e riconquistare i vari punti strategici.

Il piano riuscì e dopo essere sfuggito a Soulblighter (il più malvagio e astuto tra i Fallen Lords) portò la tesa di Balor nel Great Devoid, un’ampia voragine al centro del mondo, e gliela gettò dentro, mettendo la parola fine al potere del Signore dei Decaduti.

Senza la loro guida gli altri Decaduti furono facilmente spazzati via, tutti tranne Soulblighter che sparì e non fu più ritrovato.

 

Il gioco

 

Myth è uno strategico 3D in tempo reale, differisce però dagli altri strategici in quanto qui non si creano strutture per lo sfruttamento di risorse e la seguente creazione di truppe, ma ad ogni missione si parte con un certo numero di unità, e con quello si deve riuscire a portarla a termine.

La visione del campo di battaglia è possibile tramite una telecamera mobile, che poi non è altro che il nostro punto di vista, questa può essere spostata, ruotata ed è essenziale riuscire a gestirla al meglio per avere una maggiore possibilità di riuscita delle missioni.

Questo perché le truppe hanno un loro punto di vista e secondo la direzione in cui sono orientate, non vedendo cosa succede alle loro spalle, possono o non possono reagire automaticamente al pericolo.

Inoltre molto importante sono le varie formazioni che si possono dare alle truppe, questo perché al contrario di come succede in molti altri strategici, qui si possono ferire e addirittura uccidere tra loro (per esempio mettere file di arcieri ad una certa distanza tra loro in modo che la seconda fila non colpisca la prima oppure impedire ai nani  di lanciare le loro  bombe quando nella mischia ci sono anche gli alleati, ecc.).

Altra cosa da non trascurare è l’ambiente circostante, è meglio avvantaggiarsi di punti favorevoli come colline o mura, da dove bersagliare il nemico, correndo un numero inferiore di rischi (per esempio le bombe dei nani se lanciate su una salita, se non esplodono subito, tornano indietro e allora sono guai!).

Infine una cosa molto interessante che caratterizza questo gioco è l’esperienza delle truppe, infatti, ad ogni missione conclusa con successo, le unità sopravissute guadagnano esperienza, diventando più precise e quindi letali per i loro nemici.

 

 

Le unità

 

Vengono qui presentate le varie unità che caratterizzano questo gioco, passando prima dagli “Illuminati” e poi dai “Malvagi”.

Illuminati:

Guerrieri: sono gli ultimi superstiti dell’esercito degli umani che non hanno ceduto al fascino di Balor. Sono armati con spade e scudi, non sono molto veloci, ma godono di una buona difesa.

Arcieri: fanno parte del popolo dei fir’Bolg. Muniti di arco non sono un gran che nel combattimento corpo a corpo, ma diventano dei freddi e implacabili cecchini a distanza. Essenziali nello sfoltire le fila nemiche prima dello scontro corpo a corpo.

Nani: sono creature piccole e goffe, ma con una particolare predisposizione per gli esplosivi. Sono muniti di bombe deflagranti e mine. Queste ultime se piazzate sul terreno e colpite successivamente dalle bombe, risultano essere devastanti.

Viaggiatori: sono tutto ciò che rimane dell’impero di Cath Bruig. Nel combattimento utilizzano una normalissima pala da manovale, ma la loro peculiarità fondamentale è la possibilità di curare le truppe con le radici di Mandragora in loro possesso.

Berserk: sono dei guerrieri umani provenienti dalle terre del nord. Non utilizzano armature penalizzando la difesa a favore di una maggior velocità di movimento e di attacco. Determinante risulta essere la gran furia nell’uso del loro spadone mentre sono nel vivo del combattimento.

Giganti della foresta: giganteschi abitanti della Forest Heart. Grazie alla loro mole possono facilmente sottomettere nemici più piccoli di loro.

Avatar: sono i nove signori delle terre occidentali. Sono potenti stregoni e di conseguenza preferiscono evitare lo scontro fisico, anche se posseggono una spada con la quale sono molto abili.

 

 

Malvagi:

Ghol: sono una razza di veloci bestie. La loro velocità li rende degli ottimi esploratori e anche se deboli, non sono da sottovalutare, questo perché posseggono una specie di mannaia grande quasi quanto loro, ma soprattutto possono raccogliere quello che trovano sul campo, comprese le bombe e i pezzi delle presenze (esplosivi anch’essi).

Sgherri: sono i corpi rianimati degli umani che si sono scontrati contro i Decaduti e hanno perso. Sono molto lenti, ma in grado di provocare con le loro asce ingenti danni. Inoltre essendo morti non hanno bisogno di respirare e quindi possono nascondersi sotto gli specchi d’acqua.

Senzanima: a causa di una stregoneria hanno perso la loro anima. Sono l’equivalente degli arcieri essendo muniti di giavellotti avvelenati.

Ragni della caverna: sono grandi quanto un uomo. Vivono in luoghi angusti nelle profondità della terra. Non sono molto resistenti, ma veloci e numerosi. Non essendo leali possono anche attaccare i Malvagi.

Mirmidoni: sono una razza di guerrieri passati dalla parte del lato oscuro, dopo che Balor, trecento anni prima, aveva promesso loro l’immortalità. Ora non sono altro che corpi scarnificati tenuti assieme da delle bende strappate. Sono molto veloci e con le loro due lame doppie possono arrecare gravi danni.

Presenze: sono esseri riportati in vita con magie demoniache. Sono molto lenti, ma se riescono ad avvicinarsi abbastanza alle truppe nemiche, si lasciano esplodere causando gravi danni nei pressi e sollevando una nube di pus che paralizza i superstiti.

Spettri: sono sacerdoti evocati da un altro mondo da Balor. Hanno la capacità di lanciare saette elettriche che possono devastare intere legioni. Sono discretamente veloci e dannatamente potenti.

Ombre: sono i corpi rianimati di stregoni morti da molto tempo. Sono degli ottimi catalizzatori di energia negativa e proprio per questo motivo sono utilizzati dai Decaduti. Sono molto potenti, l’unico difetto è che non possono entrare in contatto con l’acqua.

Trow: sono i discendenti di un’antica popolazione ormai decaduta. Sono dei giganti dalla forza straordinaria. Uno solo di essi può decimare un intero esercito prima di cadere privo di vita.

 

 

Requisiti di sistema

 

Myth è uno strategico che si può giocare sia in modalità “ Singolo giocatore ” sia in quella “ Multiplayer ”.

Per un corretto funzionamento dalla confezione viene consigliato almeno un Pentium 133 MHz, ma, come al solito, se si vuole godere di un minimo di grafica e una velocità di gioco decente, si consiglia almeno un 166 MHz con scheda acceleratrice 3D.

Inoltre è richiesto un lettore CD-ROM 4x e un monitor SVGA (e chi non ce l’ha ormai!).

Il sistema operativo su cui gira è il classico Windows 95.

 

Alkor

 

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