Racconti di Guerra

La battaglia delle rovine di FarArhneim





"Mio signore, li abbiamo avvistati!" si rivolse un Elmo d'argento al proprio comandante, "I Naggaroti sono proprio lì, oltre quelle colline." E dicendo ciò indicò il punto dal quale poco prima era giunto al galoppo. "Grazie soldato" rispose il fiero Elfo sulla sua bianca cavalcatura mentre era asorto nei suoi pensieri. "Sempre pronto a servirvi, mio generale!" e il cavaliere tornò a ricongiungersi alla sua truppa.
Era strano, pensava Taenor, attaccare i traditori oscuri sul loro territorio, ma era necessario. Dopotutto la colonia elfica di Arnheim era stata fondata per un compito ben preciso: essere la spina nel fianco del Re Stregone nei suoi stessi dominii. Inoltre non riusciva a sopportare l'idea di subire sempre per primo gli assalti e le imboscate dei suoi odiatissimi nemici. Soprattutto non poteva aspettare oltre dopo che un'intera guarnigione di prodi cavalieri di Ulthuan, che doveva giungere cme rinforzo per le sue fila, era stata completamente sterminata in un'imboscata poco meno idue settimane prima!
Era veramente troppo! Nelle sue orecchie poteva ancora sentire le grida dei suoi soldati chevenivano abbattuti uno a uno … e le aveva "sentite" solo in un incubo avuto pochi giorni fa! E orasi sentiva ribollire il sangue nelle vene e soverchiare da una profonda ira. Era una sensazione simile ll'oio, quell'odio che da sempre gli Elfi Alti cercavano di evitare per non diventare come i maledetti Elfi Scuri.
Ma ora era giunto il tempo di tentare un'offensiva. Proprio ora che i Naggaroti credevano di non dover emere un attacco da Arnheim, visto il grave danno inflitto. E lui, Taenor, voleva eliminarli ttti mentre magari stavano festeggiando il massacro in uno dei loro turpi banchetti!
Comunque aveva pianificato tutto: lui a capo della maggior parte dell'esercito avrebbe affrontato direttamente il nemico cercando di guadagnre tempo affinchè il resto dell'armata avrebe, a battaglia già iniziata, attaccato giungendo si sorpresa da un fianco. Proprio per l'occasione e per portare un simile attacco laterale Taenor aveva richiesto l'aiuto dei cavalieri corsari d'Ellyrion e dei amigerati guerrieri ombra. E quest'utimi avevano aderio all'iniziativa con grande impeto. Questi guerrieri non erano visti di buon occhio dagli stessi Elfi Alti, poicè si credeva intacati dal Re Stregone,ma egli sapeva che quando si era combattuto contro i cugini malvagi rano stati sempre fndamentali, e questa volta lo erano ancora di più!
La guarnigione "laterale" era partita tre giorni prima del grosso dell'esercito per potersi nascondere, studiare il terreno ed eliminare eventuali esploratori avversari che avrebbero potuto rovinare la sorpresa.
Dunque a mezzogiorno, l'ora stabilita per l'attacco, Taenor diede l'ordine di avanzare verso le colline. La sua parte di esercito era composta per lo più da truppe di lancieri e arcieri coadiuvati da cavalieri da lui stesso guidati e dall'appoggio di alcune multibaliste. Le aveva fortemente volute con sé poiché sapeva che avrebbero mietuto quelle "bestie" come grano maturo! Non era da dimenticare certamente Balnar, il mago supremo e più potente di tutt Arnheim! Egli poteva contare sulla sua ormai millenaria saggezza e destrezza nell'utilizzare la strabiliante Magia Suprema.Gli stregoni nemici avrebr certamente tremato di fronte a tale persona!
Una volta giunto in cima il comandante scrutò la piana che si estendeva di fronte. Era una terra arida e brulla che rispecchiava perfettamente le caratteristiche generali del continente conosciuto come Naggaroth. La monotona distesa piatta si estendeva per un lungo tratto prima di incontrare l'acampamento dei Naggaroti che era stato preparato nei pressi delle rovine di FarArnheim, ovvero quello che un tempo era stato l'avamposto di Arnheim … caduto e raso al suolo dopo un assedio di quei maledetti! Inchiodati a esse poteva benissimo scorgere i cadaveri di alcuni suoi soldati ctturati in precedenti scontri. Digrignò i denti e si sforzò di guardare altrove. Alla destra dell'accampamento scorreva un ruscello che da un lato entrava e dall'altro usciva da un laghetto. A nord ovest dell'accampamento vi era una collina sulla sommità della quale erano ben visibili un paio i multibaliste. Per il resto tutto era pianura. Si preannunciava una sanguinosa battaglia con un terreno così spoglio. Ma non bisognava indugiare, gli Elfi Scuri li avevano avvistati ed erao ormai sul piede di guerra! Così, dopo aver schierato multibaliste ed arcieri sulle colline, Taenor si portò con a cavalleria e la fanteria ai piedi di esse e diede l'ordine di scoccare. Non si era messo a contare ognisinol unità avversaria: se lo avrebbe fatto, al massimo dopo quando si sarebbero cntati i caduti! Per il momento voleva solo ucciderne il più possibile!
Le multibaliste bersagliarono quelle avversarie, mentre gli arcieri i famigerati cavalieri delle tenebre che, più accorti degli altri, si erano già avvicinati di molto. Dopo il sibilo che riempì l'aria Taenor potè constatare che la fortuna non era stata molto dalla sua parte: infatti una sola balist era stata messa fuori uso e ben pochi cavalieri erano morti. Allora, senza attendere che il nemic avanzasse come meglio desiderava, diede l'ordin di marcire il iù velocemente possibile in avanti: la fanteria verso il cuore dello schieramento naggarota e la cavalleria a fronteggire i cavalieri dele tenebre. 
Mentre gli Elfi Scuri rispondevano al fuoco con i loro multibalestrieri e la rimanente balista, la fanteria composta da streghe Elfe, carnefici, corsari e guardia nera si fece avanti accompagnata da due mostruose idre da guerra. Quelle orripilanti creature sembravano sghignazzare verso gli Elfi di Ulthuan, pronte a dilaniarne il maggior numero possibile! Ma una grande minaccia proveniva dalla Magia delle Tenebre che la coppia di stregoni tra le rovine plasmavano! Fortunatamente tale era l'abilità di Balnar da zittire i loro malvagi tentativi.
Nel frattempo che le due multibaliste rimaste "finivano" l'ultima avversaria e gli arcieri con più fortuna sfoltivano i Carnefici, le truppe dilancieri avanzavano ancora fino a vedere nitidamente gli ochi brucianti d'odio della loro oscura progenie e le fiamme delle idre. 
Taenor a questo punto ordinò la carica contro gli altri cavalieri: come si aspettava questitentarono la fuga ma, forse titubanti per un attimo alla vista delle scintillanti armature e per la determinazione degli Elmi d'argento, cominciarono a scappare un attimo troppo tardi e vennero raggiunti e sterminati completamente (il mio amico è ancora lì che piange sul tavolo per aver tirato tre volte 1 con tre dadi per determinare la distanza percorsa scappando … gli bastava un misero 5 con tr dadi per salvarsi!)!
Ma l'inseguimento vittorioso comunque trascinò la cavalleria pericolosamente nei pressi delle Idre e degli Esploratori avversari.
Balnar allora invocò il Fuoco Purificatore che incontrastato avvolse completamente quest'ultimi. Mentre le loro grida coprivano il crepitìo delle magiche fiamme, il generale dei sudditi di Malekith ordinò una carica totale. Gli Elfi Alti rimasero impassibili mentre gli Elfi Scuri si gettavano loro addosso gridando in corsa, e abbassarono le lance pronti a sostenere l'imminente impatto. Nonostnte una delle due Idre venne abbattuta dalle multibaliste, nei minuti successivi vi fu unamischia e una lotta senza quartiere: gli uni spinti dalla milenaria volontà di sterminare i loro nobili e perfetti simili, gli altri risoluti a debellare la piaga che era stata creata da loro stessi.
Fu difficile per Taenor scorgere l'andamento della battaglia poiché, dopo che alcuni dei suoi erano stati carbonizzati dalle fiamme dell'Idra, era ora ingaggiato in corpo a corpo con quella bestia assieme alla sua truppa. Comunque il suo udito elfico gli permetteva di sentire che i suoi soldati stavano combattendo strenuamente. Sperava però che l'altra parte del suo esercito intervenisse presto onde evitare un possibile quanto probbile massacro deisuoi ragazzi visto che al momntoerano in inferioritànumrca contro un nemco determinato.
Appena poco dopo che Taenor ebbe abbattuto il mostro con uno dei suoi fendenti, i Guerrieri Ombra e i Corsari d'Ellyrion giunsero dal ruscello. Sfortunatamente arrivarono troppo tardi per evitare che tre intere truppe di lancieri venissero fatte a pezzi dalla forza combinata delle Streghe Elfe e della Guardia Nera, ma in tempo perché i corsari a cavallo potessero caricare, grazie alla loro sraordinara abilità, i multibalestrieri. Questo assalto di sorpresa ebbe buon fne: essi si diederoalla fuga ma vennero inevitabilmente raggiunti. I Guerrieri Ombra nel frattempo avazavano alla volta e vicio ccampamentoe,per avvertire gli odiati nemici della loro presenza, cominciarono abersagliarli con loro archi.
Dopo la vittoria della sua fanteria, il comandante dei Naggaroti si era fatto più spavaldo e aveva ordiato ai Carnefici di avanzare verso gli arcieri sulle colline, mentre al resto delle sue truppe di cercare di gettarsi il prima possibile o sui cavalieri di Taenor o sui nuovi arrivati.
Un'azione combinata di evocazioni dei due Stregoni avversari permise di creare una blasfema minaccia per gli Ellyrion: un fulcro di oscurità e malvagità animata si diresse verso di loro e ne uccise quasi un manipolo intero che comunque non potendo sopportare la vista dei propri membri trascinati da schifosi tentacoli verso morte certa, si diede alla rotta per non tornare più. Tale era il potee del famoso Orrore Nerodi Arniziphal! Balnar non era potuo intervenire perché appunto era stato distattodall'altro Stregone. Pianse dentro di sé la sua ingenuità.
Nonostante i Carnefici furono sterminati da arcieri e multibaliste ancora prima di mettere piede sulle colline, i servi del Re Stregone sghignazzavano. 
Ma non conoscevano bene i Guerrieri Ombra. Ne avevano solo sentito parlare. Ma una cosa sono le paroe, ben altro sono i fatti. Sapevano della loro abilità, ma non si aspettavano di subire quella che era la loro arma migliore: lo stesso se non maggiore odio che ogni Elfo Scuro aveva nei confronti di ogni Elfo Alto! I cuori rabbiosi di quei tenaci guerrieri erano spinti dal dolore di aver perso la propria patria, Nagarythe, a causa di Malekith, di aver perso la stima dei loro fratelli e di aver perso trppi loro cari per colpa di quest'ultimo. Inoltre sembravano galvanizzati: credevano cheAlith Anar, il famoso, unico e leggendario Re Ombra,fosse tra loro sotto mentite spoglie! Fatto sta che prima che loro manipoli potessero scontrarsi con Taenor e compagni, essi sciamarono dale rovine.
Lo scontro fu durissimo. Nessuna delle due parti voleva o poteva cedere e i corpi dei caduti si ammassavano uno sull'altro. Il fiero generale di Arnheim potè finalmente constatare con i propri occhi il valore di questi misteriosi guerrieri che, anche se inferiori in numero, si battevano fino all'ultimo. Quando ormai i cadaveri impedivano quasi il galoppo dei destrieri elfici, Taenor diede il segno di portare l'attacco che li avrebbe condotti alla vittoria.
Ma proprio mentre le lance da cavaliere straziavano le prime file degli avversari una figura scura, prima di essere abbattuta da un Guerriero Ombra, pugnalò il comandante degli Elfi di Ulthuan che cadde da cavallo. Mentre si contorceva per il dolore e per il veleno, Taenor fu raggiunto e soccorso da Balnar che tenendolo a sedere gli disse:<<La vittoria ormai è nostra, amico mio, guarda i tuoi valorosi soldati come scacciano quegli abominii della nostra stessa specie!>>
Taenor in preda al dolore per il Veleno Nero dell'Assassino con un sorriso sforzato constatò la veridicità delle parole del Mago e subito dopo tutto per lui si fece scuro.
Si risvegliò ore dopo nel suo giaciglio preparatogli apposta tra le rovine che prima erano state pesidiate dal nemico. Le cure del saggio e potente Mago gli avevano permesso di sopravvivere. Ancora indolenzito, ma grazie al suo robusto e forte fisico, si alzò e si affacciò dalla tenda.
La notte aveva ripristinato il silenzio che prima della battaglia regnava incontrastato. Pire erano state accese per bruciare i corpi della maggior parte degli Elfi Scuri. Ma molti di essi macavano. Con una sensazione di disgusto ma allo stesso tempo quasi di piacere vide il perché: i Guerrieri Ombra rimasti avevano inchiodato molti corpi alle rovine come monito e disprezzo.
Prima di tornare a coricarsi notò su una vicina colonna una scritta non da molto incisa (E' la frase, Sommo, che NightLord ha scelto come filosofia di vita): "Nulla è perdonato. Nulla è dimenticato" ed era firmata Alith Anar, il Re Ombra .


N.B.: Questa battaglia è stata giocata in "attacco dal fianco" tra 3500 punti di Elfi Alti e 3500 punti di Elfi Scuri. Gli Elfi Alti attaccavano dal fianco. Di comune accordo è stato permesso l'utilizzo di unsolo personaggio speciale a testa che però non doveva essere dichiarato (per avre un effetto sorpresa) all'avversario fino a quando non veniva rivelato. Alith Anar il Re Ombra per gli Elfi Alti, Tullaris di Har Ganeth per gli Elfi Scuri. Ovviamente il costo in punti dei personaggi speciali doveva essere simile: se Alith Anar costava 285 punti, l'altro non poteva usare Malekith che ne costava 675! 

 

NightLord