Aros
Ranger dei boschi

 

Questi sono indubbiamente tempi bui. Ed in quest'epoca ancestrale non sono molte le persone che rammentano le proprie origini, la propria storia… io sono uno di quelli.
Sono un uomo di carne e sangue, dato alla luce da due persone proprio come me, i miei genitori, verso i quali provo una profonda gratitudine per avermi dato la vita, e per avermi cresciuto con tanto amore fino all'età di cinque anni. Fu proprio allora che accadde l'evento che segnò il resto della mia vita.
I gorg, mostri ai quali non avevo mai voluto credere nonostante le innumerevoli leggende che ne parlavano; i gorg vennero nel mio paese, per fare l'unica cosa che sanno fare: portare distruzione e morte. E così fecero. I villani non erano in grado di difendersi, non sopravvisse nessuno, neanche i miei genitori. I mostri presero in ostaggio me e qualche altro bambino, per portarci dagli esseri che servivano e dai quali dipendevano, per portarci dai wailah, maghi dalla mente ormai devastata, i quali volevano trasformarci in quello che loro erano.
Fu solo grazie all'intervento di Eth, capo della comunità dei kelther, gli elfi verdi che vivono sugli alberi delle foreste dell'Ellistaad, che la mia vita fu salva.
Vivo con i kelther ormai da alcuni lustri, e sono diventato un ranger seguendo gli insegnamenti di Eth, il mio mentore, il mio secondo padre. Lui mi ha insegnato a capire ed apprezzare il sottile equilibrio naturale che regola la vita, mi ha insegnato a sopravvivere nel pieno rispetto delle altre vite, siano esse umane o animali. Mi ha insegnato cosa veramente sia la giustizia, mi ha indicato il sentiero che deve essere percorso per raggiungerla, mi ha mostrato i miei nemici e i miei alleati. Mi ha iniziato all'arte della spada e dell'arco, le mie armi.
All'inizio cercavo la vendetta, poi Eth mi ha spiegato che la vendetta non va cercata, perché in questo modo sarebbe solo l'odio a guidarti. Deve essere la vendetta che ti trova, e quando questo avviene tu devi essere pronto a riceverla. Devi combattere i tuoi nemici, ma con saggezza e lealtà, non devi mai metterti alla loro stregua. Non devi essere un nemico per i tuoi nemici, devi essere un avversario, che prima di ucciderli deve almeno provare a redimerli.
E tutto questo, ora, sono io.
Sono Aros, un ranger dei boschi.
Sono fiero di quello che sono. Quando guardo la mia immagine riflessa in uno stagno, rivedo mio padre, rivedo i suoi tratti somatici. Rivedo i suoi lunghi capelli neri, gli occhi, scuri e profondi, la sua corporatura robusta ed elegante. Il mio aspetto mi lega indissolubilmente al mio passato, alla mia gente ed alla mia patria, anche se questi non esistono più.
Il mio futuro non è scritto quanto il mio passato; so solo che devo vivere, insegnare a vivere, preservare la vita e aiutarla ad esistere; se questo significa pace ed armonia sarò un uomo felice, se questo significa combattere sarò pronto a farlo. Se dovrò continuare la mia esistenza da solo scalderò la mia anima coi ricordi del passato, se incontrerò la mia anima gemella riempirò quel vuoto causato dalla perdita dei miei cari.
E ora voglio portare le mie conoscenze e le mie virtù anche all'interno del regno, voglio essere il suo emissario nei boschi che lo circondano, voglio servire un regno giusto preservando ideali di giustizia.
Perché la giustizia è sempre stata alla base delle cose e così dovrà essere per sempre.

 

Grazie alla sua tenacia ed alla sua devozione, Blue Dragon ha conferito ad Aros il seguente merito:

- Premio al valore dimostrato in una specifica occasione