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Del Minotauro

 

 

 

 

 

Mitologia classica: Il Minotauro è uno dei miti più noti dell’antichità: un essere metà uomo e metà toro, figlio di Pasifae, moglie di Minosse, e di un toro.

La leggenda narra che Minosse avesse l’abitudine di sacrificare ogni anno al Dio Nettuno un toro, per conquistarne i favori. Un anno il toro prescelto era bellissimo, tanto che volle risparmiarlo, sacrificandone uno di minore bellezza. Quando Nettuno lo venne a sapere, si adirò, e per punire Minosse della sua mancanza di rispetto, fece impazzire Pasifae, che si innamorò del toro e che con lui concepì il Minotauro. Il mostro venne lasciato in vita all’interno di un labirinto e nutrito con carne umana, che Minosse si procurava chiedendo agli Ateniesi come tributo, 14 giovani, 7 uomini e 7 donne.


Ecco un passo della Divina Commedia (Inferno XII) dove Dante parla del Minotauro:

" ... e 'n su la punta de la rotta lacca
12 l'infamïa di Creti era distesa
che fu concetta ne la falsa vacca;
e quando vide noi, sé stesso morse,
15 sì come quei cui l'ira dentro fiacca.
Lo savio mio inver' lui gridò: "Forse
tu credi che qui sia 'l duca d'Atene,
18 che sù nel mondo la morte ti porse?
Pàrtiti, bestia, ché questi non vene
ammaestrato da la tua sorella,
21 ma vassi per veder le vostre pene".
Qual è quel toro che si slaccia in quella
c'ha ricevuto già 'l colpo mortale,
24 che gir non sa, ma qua e là saltella,
vid'io lo Minotauro far cotale;
e quello accorto gridò: "Corri al varco... "

 



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