< Biblioteca 

L’ala del drago

Di M. Weis e T. Hickman

 

La storia.

Il mondo è stato diviso moltissimi anni addietro dai Sartan,una potente razza di maghi, in cinque regi per impedirne la conquista e la possibile distruzione da parte dei loro più potenti nemici:i Patryn.

Questi ultimi sono stati poi imprigionati nel Labirinto, il carcere mortale vivente del regno del Nexus, per riflettere sulla loro malvagità. Dopo qualche migliaio di anni qualcuno riesce a fuggire dalla prigione, colui che si fa chiamare il “Signore del Nexus”, che medita di riunire gli altri quattro regni (ognuno legato ad un elemento) per poi conquistare il mondo.

Per questo motivo manda Haplo, uno dei pochi che è riuscito a sfuggire alla furia assassina del Labirinto, ad Arianus, il regno dell’aria, con l’intento di seminarvi il caos e di preparare in tale modo i suoi abitanti alla venuta del suo signore.

Intanto ad Arianus tutto sembrerebbe già pronto, infatti da lungo tempo gli elfi e gli umani sono in lotta tra di loro per il controllo non tanto dei territori quanto dell’acqua, risorsa essenziale alla vita che però in quel regno scarseggia.

Re Stephen, sovrano dei regni umani di Uylandia e Volkaran assolda, salvandolo da morte certa, l’assassino prezzolato Hugh Manolesta con il compito di non uccidere niente meno che suo figlio Bane, per paura che la madre, la regina Anne, possa usarlo per rubargli il trono.Quindi Hugh parte insieme al principe, apparentemente ignaro di tutto, e al suo servitore Alfred per le terre degli elfi, dove poi avrebbe abbandonato il cadavere del bambino. Lungo il viaggio sulla nave volate di Hugh, questi rischia la propria vita essendo avvelenato da Bane, che è in realtà il figlio di uno dei maghi più potenti di tutto Arianus,un misteriarca della settima casa.Viene però misteriosamente salvato da Alfred poco prima però di essere attaccati da una nave volante elfica e, a seguito dell’attacco precipitano nel regno inferiore di Drevlin.

Qui vivono i geg, o gnomi, posti come “guardiani”, o più appropriatamente servitori della Kigsley-Winsley,la potente macchina lasciata dai Sartan per qualche sconosciuto motivo.Tra alcuni geg però è diffuso il malcontento nei confronti dei welf,ossia degli elfi, che ottengono dagli gnomi l’acqua prodotta dal Kingsley-Winsley in cambio di ninnoli.Capo dei ribelli è Limbeck Strigibulloni che , oltre a voler far capire ai suoi “compagni” l’errore che commettono nel fidarsi dei welf, vuole comprendere e far comprendere il perché dell’esistenza della macchina Sartan.

Grazie ad Haplo, da lui trovato in fin di vita fuori della città geg di Wombe, inizia a diffondere le sue idee tra i geg, ma ciò non è gradito né all’alto Froman , capo politico dei geg, né al sommo chierico,il loro capo religioso.Questi due decidono quindi di consegnare sia Haplo e Limbeck, sia Hugh,Bane e Alfred, trovati pochi giorni prima, agli elfi. Per merito di Hugh riescono però ad evitare la cattura e riescono a fuggire da Drevlin per recarsi nei Regni Superiori, luogo dove vivono ormai da secoli i misteriarchi.

 

I Personaggi

Haplo.

Uno dei pochi patron che fino ad ora è riuscito a fuggire dal labirinto, questi porta in sé un immenso rancore nei confronti dei sartan, coloro che hanno rinchiuso la sua intera razza nella mortale prigione. E’ proto a battersi e a morire per la missione: “…la morte prima del tradimento…”

Apparentemente un tipo sfuggente, un deja-vù , viaggia con il corpo interamente coperto da bende per nascondere i simboli runici che ha tatuati e che rivelerebbero a tutti, ed in particolar modo ai sartan la sua identità.

Viaggia sempre accompagnato da un cane che gli ha salvato la vita nell’ultimo combattimento da lui affrontato nel Labirinto e che ,grazie alla magia runica, gli permette di vedere e sentire cose dette alla presenza del solo animale.

 

 

Hugh Manolesta.

Di professione sicario,quest’uomo incute timore anche solo a guardarlo: fisicamente sembra più vecchio di quanto sia in realtà, i suoi capelli ed i suoi occhi sono frammenti della notte stessa che sembra cammini sempre al suo fianco, ma che non è mai in ogni modo in grado di spegnere la fiamma che arde continuamente dentro di lui.

Allevato fin da piccolo dai monaci kir, decide ben presto di lasciare il convento per compiere la sua vedetta nei confronti del padre, un nobile che lo aveva rifiutato in quanto figlio di una contadina. Dopo questo primo omicidio ha cominciato la sua “carriera” di sicario compiendo vendette per conto di altre persone, continuando a non curarsi neanche della propria vita.

 

Bane.

Figlio di due misteriarchi del regno superiore, il piccolo Bane è stato scambiato dopo pochi giorni di vita con il vero figlio di re Stephen e della regina Anne.

In realtà questi è cresciuto come se no avesse genitori,infatti il padre naturale se e serve solo per i suoi scopi, mentre Stephen ed Anne , consci della sua vera identità lo odiano con tutte le loro forze, pur essendo magicamente costretti ad adorarlo.

In realtà il ragazzo è però più malvagio di quanto possa apparire, anche se compie atti palesemente malvagi per compiacere al suo vero padre e per ricevere da lui un po’ d’affetto.

 

Alfred.

E’ il ciambellano di Bane, conosce il bambino sin dalla nascita e sa anch’egli il suo triste segreto.

All’apparenza è un individuo totalmente scoordinato, altamente imbranato e con la tendenza a svenire quando la situazione inizia a farsi complicata. In realtà è un individuo buono che porta dentro di sé una tristezza senza fine per il destino che è toccato all’intero modo di Arianus, e non solo…

 

Limbeck Stringibulloni.

E’ il geg a capo dell’UAPP, l’organizzazione che lotta per l’indipendenza degli gnomi dagli elfi. Questi è l’unico geg che si pone delle domande sul Kingsley-Wingsley, la macchina autosufficiente lasciata dai Sartan, oltre ad essere spinto da una costante sete di verità.

Due sole cose si pongono per lui sullo stesso piano della verità: i suoi compagni geg e Jarre, la sua compagna e amica; soffre terribilmente infatti quando, scoperta la verità sui regni superiori, decide di esortare il suo popolo a combattere per la prima volta nella sua storia.

E’ un vero capo: carismatico, dalla mente in continuo movimento, e soprattutto con un amore senza fine verso il suo popolo, per il bene del quale è disposto ad andare controcorrente pur essendo ben conscio di essere ascoltato da pochi.

 

 

Riflessioni.

Questo libro, come tutti gli altri di Margaret Weis e Tracy Hickman, ha la sorprendente capacità di avvolgere ogni lettore e di “costringerlo” ad una lettura senza sosta.E’ estremamente avvincente, inoltre è ricco di colpi di scena, anche se alcune domande restano in attesa di risposta per i libri successivi.

Lo consiglio a tutti gli appassionati del genere, che sicuramente non rimarranno delusi,anche per le mappe all’inizio del racconto (essenziali per capire la struttura del regno di Arianus), ma soprattutto per la parte finale in cui è presente un’introduzione alla magia runica dei Sartan, un ottimo ausilio per ogni mago degno di tale appellativo.

In pratica vi consiglio caldamente di leggerlo perché è a dir poco sublime per quanto riguarda sia la storia, ricca di suspance, sia per i personaggi ben delineati e in grado di permettere a chiunque di immedesimarsi in almeno uno di essi.

 

 

 

Cesarion