Film Fantasy & Medievali

Willow


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Titolo: Willow
Anno: 1998.
Durata: 126’minuti.
Regia: Ron Howard.
Sceneggiatura: Bob Dolman.
Produttore esecutivo: George Lucas.
Fotografia: Adrian Biddle.
Musiche: James Horner.
Attori principali:
Willow Ufgood -> Warwick Davis.
Madmartigan -> Val Kilmer.
Sarsha -> Joanne Whalley.
Strega Bavmorda -> Jean Marsh.
Fin Raziel -> Patricia Hayes.
Ruth Greenfield -> Elora Danan.
Kate Greenfield -> Elora Danan.

Il protagonista del film è il simpatico Willow Ufgood che fa parte dei Newlyn, un popolo pacifico di creature dal viso fanciullesco e di bassa statura, tratti somatici tipici dei nani. Egli vive in un piccolo villaggio e lavora la terra insieme alla moglie e ai figli. Ottimista ed umile allo stesso tempo, quando può si concede eseguendo dei semplici giochi di prestigio, l’unico passatempo magico che è alla sua portata. Il sogno di Willow è proprio quello di poter diventare un grande mago, proprio come lo stregone che ogni anno durante la fiera proclama di essere alla ricerca di un’apprendista, ma puntualmente scarta tutti i possibili aspiranti. Partire per terre lontane, vivere avventure incredibili e magari conoscere persino la vera magia sono idee alquanto bizzarre per i Newlyn. Questo popolo dispone di alcuni guerrieri, ovvero giovani armati di lance e pugnali messi a difesa del villaggio che vanno a caccia e sorvegliano gli insediamenti, ma sono molto diffidenti verso il resto del mondo. Willow dal canto suo è diverso dai suoi simili, ama la casa e la famiglia ma è pronto a vincere le sue paure quando eventi più grandi di lui lo costringono a mettersi in gioco. Infatti un bel giorno, mentre sono intenti ad occuparsi delle coltivazioni, Willow e i suoi figli trovano una bambina di alta statura in un cesto che vaga lungo la riva del fiume vicino. Nessuno immagina da dove possa arrivare quella bambina, che si svelerà essere Elora Danan, principessa di un regno vicino. Una profezia vuole che la principessa sia destinata a porre fine al regno della perfida strega Bavmorda. La strega ha fatto tutto ciò che era nelle sue possibilità per liberarsi della scomoda principessa ma la sua levatrice l’ha protetta affidandola alla corrente del fiume. Da quel momento il capo villaggio incaricherà Willow di affidare la principessa ad un’esponente adulto della sua stessa razza e poi a far ritorno al villaggio. Il nostro simpatico protagonista incontrerà sul suo cammino un ladro imprigionato che trascinerà l’ingenuo nano in una serie di rocambolesche disavventure dove incontreranno fate, folletti, streghe, troll e draghi, fino a che si troveranno faccia a faccia con la malefica Bavmorda.

Il film è un ricordo d’infanzia per molti, non negatelo, molti di voi saranno cresciuti vedendo un’opera del genere. Sembrerà strano ma è un film divertente, adatto a grandi e piccini, bello da vedere nonostante l’età avanzata, ed a suo modo alquanto istruttivo. Anzitutto partiamo col dire che il protagonista è buono ed è pronto a tuffarsi in un’impresa impossibile per salvare una neonata, rifiutandosi di abbandonarla a sé stessa e rischiando la vita per assicurarle una vita migliore. Fra l’altro se pensiamo che Willow è un nano ed è anche lo sfigato del villaggio, che ha aspirazioni troppo grandi nonostante sia così piccolo e non sempre riesce a raggiungerle, venendo per questo emarginato inizialmente dalla sua comunità, la sua impresa risulta ancor più impressionante. Come se non bastasse Willow si immerge in quest’avventura ben consapevole che potrebbe non rivedere la sua famiglia e che non è il miglior Newlyn sulla piazza. D’altronde aiutare una neonata indifesa sembrerebbe scontato, eppure nel villaggio di Willow i volontari disposti a prendersene cura sono inesistenti, ma nonostante dubbi iniziali il nostro protagonista con coraggio affronta il suo cammino. L’essenza di questo gran bel film è che un vero EROE non scende mai a compromessi con la propria moralità, anzi dà l’esempio per primo, ispirando gli altri ad atti di eroismo di cui non si credevano nemmeno capaci. Quindi la morale è che non importa che tu sia piccolo o che ti senta piccolo nell’animo innanzi al mondo che ti circonda, se affronti con coraggio qualsiasi avversità potresti stupirti di ciò che sei in grado di fare.

Da ricordare infine che nel film tutti i Newlyn sono affetti da nanismo e non com’è successo in tante altre pellicole ove sono stati utilizzati tizi mascherati da nani o generati con l’ausilio del computer, ciò è una nota positiva per un film degli anni 90’.

Sir Drago

 

 

 

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