Il Mostriario
I Mostri Volanti


I Mostri che vengono dalla terra o dal mare sono ben documentati; ma se è vero che l'uomo prova un bisogno innato di credere in creature extraterrestri, non è sorprendente che erre arrivino anche dall'aria.
Le prove, tuttavia, sono poco convincenti.
La mitologia ha tramandato alcune specie affascinanti. Le antiche leggende parlano di draghi alati che sputano fuoco, del pauroso "Roc" delle "Mille e una notte", delle rapaci Arpie della mitologia greca e del meraviglioso "Uccello del Tuono" della tradizione degli Indiani d'America.
Il miglior esempio di bestia volante ci viene dai resti fossili dello pterodattilo: un rettile dai denti acuminati e una apertura alare di oltre 7 metri. Se l'umanità mantiene davvero una memoria ancestrale, questo mostro volante è veramente adatto ai più paurosi incubi. Ma è una spiegazione sufficiente per giustificare le continue segnalazioni di mostri volanti? O questi esseri atavici, grandi o piccoli che siano, esistono nella realtà?


Nel suo libro "In witchbound Africa" (nell' Africa magica) Frank H. Melland scrive di aver sentito a più riprese segnalare un pauroso animale, chiamato "Kongamato", che assomiglia a una lucertola volante; ha la pelle liscia, un becco irto di denti e ali di pipistrello con un'apertura da 120 a 200cm. Questo pauroso volatile potrebbe essere un cugino dello pterodattilo.
Coloro che dicono di aver visto il Kongamato o il Diavolo del Jersey sono senza dubbio sinceri. Ma gli avvistamenti sono troppo rari per essere convincenti; tuttavia, se diventassero frequenti come quelli di Nessie o dei Bigfoot, avremmo nuovi candidati per la SOPM (Società dei Probabili Mostri).


Da luoghi lontani tra loro come lo stato di Washington, il Texas e la Virginia occidentale, sono giunte segnalazioni di Mothman (Uomo falena), come rivela John A. Keel nel suo libro "The Mothman prophecies" (Le profezie del Mothman). Questa strana creatura alata avrebbe una forma umana e un colore grigio. Al vederla si prova un fremito agghiacciante di paura. Un testimone, confessando il suo irragionevole terrore alla vista di Mothman, descrive il suo stato d'animo in questo modo:
"Non ho mai provato una sensazione simile prima di allora, una strana forma di paura. Quella paura mi afferrava e mi tratteneva. Il miglior modo di spiegarla sarebbe dire che la cosa di per sé non era normale. So che può sembrare assurdo, ma è l'unico modo in cui posso esprimere con parole ciò che provai."