La Liberazione di Cyber Dark

 

Il giorno dell’Adunanza era già stato fissato. Ma un terribile dubbio assaliva i cuori di tutti gli Aspiranti, di tutti i Vassalli, di tutti gli Ambasciatori e addirittura di tutti i Sommi.

La situazione era grave, era ormai chiaro a tutti che qualcuno sarebbe dovuto intervenire contro quell’ingiustizia. Infatti il primo dei paladini del Regno, Sir Cyber Dark, ormai iniziava a perdere le speranze di poter raggiungere i suoi compagni alla capitale. Pur mostrando con fierezza tutte le sue arti belliche, non era neppure riuscito a scalfire la convinzione dei suoi integerrimi custodi, conosciuti in questo piano materiale come i suoi genitori.

Le sue sole forze, che in più occasioni avevano stupito i Vassalli più anziani, questa volta si stavano dimostrando insufficienti. Ma il Sommo Re, conscio della situazione, nella sua infinita saggezza, non rimase a guardare. A Consiglio furono chiamati due Ambasciatori, per garantire il successo della spedizione.

Il primo, in assoluto il più esperto conoscitore del Regno e dell’indole umana, era un cavaliere errante, probabilmente il più saggio e capace degli Ambasciatori. Quest’essere incredibile, che percorre la Penisola e ormai la conosce come le sue tasche, risponde al nome di Sir Madhead.

Ma la sua tenacia e dedizione al Regno doveva pur essere sostenuta, soprattutto per aprire un varco nelle potenti arti magiche dei temibili avversari. Fu chiamato un mago, e non fu risparmiato un nome prestigioso, quello di Muldon dei Ghiacci.

 

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